Druck Chemie fa parte della tedesca Langley Group, un’azienda con 50 anni di storia, e da vent’anni è presente in Italia: due decenni di lavoro in sala stampa e di un sistema di vuoto a rendere che permette agli stampatori di essere efficienti e sostenibili dal punto di vista ambientale. Nel corso della Innovation week, l’evento virtuale di Stratego Group e TAGA Italia, ne hanno parlato Antonio Sanasi, AD Druck Chemie Italia, e Vincenzo Capacchione, responsabile Tecnico Commerciale Druck Chemie Italia, moderati da Adalberto Monti, Taga Italia.

Produrre chimici e consumabili per la sala stampa con un proprio servizio di logistica su misura per le esigenze della clientela; un servizio che si è rivelato di cruciale importanza proprio di recente, nel corso delle settimane di lockdown da Covid19 e che ha permesso a Druck Chemie di essere sempre presente per i propri clienti. Il servizio di ritiro dei fustini vuoti dei consumabili usati viene effettuato su territorio nazionale e funziona sulla base di un calendario: «Il passaggio solitamente è mensile: si consegnano i consumabili e si ritirano i fustini vuoti che in questo modo non diventano un rifiuto», spiega Sanasi, che aggiunge: «Siamo in grado di garantire lo stesso servizio al cliente di Trento come a quello di Salerno. In Italia abbiamo tre camion, in Europa più di 50, e questo consente di essere estremamente puntuali; avere una propria logistica è un punto di vantaggio nel mercato».

Druck Chemie fornisce vari tipi di consumabili: alcol (“anche se la nostra idea è di eliminarlo”, spiegano), soluzioni di bagnatura, liquidi di lavaggio, noleggio panno tecnico, vernici, tessuti gommati…  L’ecologia è un elemento essenziale del servizio e della strategia di fidelizzazione del cliente: Druck Chemie si occupa del ritiro dei rifiuti prodotti dei clienti, dello smaltimento degli inchiostri, dei caucciù e della maggior parte dei consumabili. «Il magazzino di San Giuliano – in provincia di Milano -, dove abbiamo la nostra sede, ha “una laurea nella gestione dei rifiuti”», afferma Sanasi, riferendosi alla certificazione AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale, ottenuta dalla filiale italiana.

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