Poligrafici Printing, la holding del settore stampa del gruppo Monrif di Bologna guidato da Andrea Riffeser Monti (anche presidente della Fieg) a cui fanno capo la controllata (al 100%) Centro Stampa Poligrafici (CSP) oltre alla collegata Rotopress International di Loreto (33%), ha chiuso il 2019 con risultati positivi. Il cda della società presieduta da Nicola Natali, infatti, ha approvato nei giorni scorsi il bilancio d’esercizio che vede una crescita dei ricavi consolidati dai 25,2 milioni di euro del 2018 ai 26,1 nel 2019. In crescita anche il margine operativo lordo consolidato del 15,3% da 5,3 a 6,1 milioni. L’utile netto consolidato è stato di 1,8 milioni e consentirà la distribuzione di un dividendo pari a 0,049 euro per azione mentre la posizione finanziaria netta evidenzia una disponibilità di 2,4 milioni.

L’incremento dei ricavi, spiega una nota della società, è principalmente imputabile alle commesse non captive che si sono iniziate a produrre a partire dal mese di febbraio dello scorso anno, relative alle testate Gazzetta di Parma (stampata a Bologna) e Il Tirreno e la Repubblica (stampate nell’impianto di Campi Bisenzio). CSP stampa le varie edizioni dei tre quotidiani editi dal gruppo Poligrafici Editoriale: Il Resto del Carlino, La Nazione e il Giorno nonché le testate Gazzetta di Parma, Il Tirreno e la Repubblica edizione Toscana.

All’inizio del 2020 Poligrafici Printing ha siglato con la controllante Poligrafici Editoriale il rinnovo del contratto di stampa dei quotidiani del gruppo bolognese in scadenza il 31 gennaio. La convenzione, firmata il 1° febbraio, prevede che CSP fornisca fino al 31 dicembre 2023 il servizio di stampa a fronte di un corrispettivo annuo per la sola stampa pari a 15,15 milioni.

«Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto con l’Editore dei quotidiani del gruppo Poligrafici Editoriale che ci permette di consolidare la nostra posizione di leadership nei centri stampa del Centro-Italia grazie alla interscambiabilità degli stabilimenti di Bologna, Firenze e Loreto – spiega Nicola Natali -. Stiamo valutando con attenzione il mercato per verificare la possibilità di aggiungere nel nostro portafoglio commesse nonostante la concorrenza sempre più agguerrita n un mercato in marcata evoluzione e di difficile analisi».

All’interno delle nuove norme per i prepensionamenti del settore grafico-editoriale, previste dall’ultima Legge di Bilancio, per quattro anni, il gruppo Poligrafici Editoriale ha presentato il 1° gennaio al ministero del Lavoro un piano di riorganizzazione in presenza di crisi per l’anno 2020 che permetterà un intervento strutturale sui propri costi operativi. In particolare, a seguito dell’accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali il 6 febbraio presso il ministero del Lavoro è previsto, nel periodo 1° marzo 2020 – 30 giugno 2020, un’uscita di circa 100 persone della categoria impiegatizia e operaia. Ulteriori interventi – sempre a livello di gruppo come spiega una nota di Poligrafici Editoriale – “sono stati definiti e previsti per gli anni successivi al maturare delle condizioni necessarie per usufruire del prepensionamento da parte dei giornalisti e poligrafici, per cui sono già state date le prime comunicazioni ai sindacati di rappresentanza ed i relativi costi presunti sono stati accantonati in apposito fondo nel bilancio 2019”.

Per quanto riguarda infine le previsioni sul 2020 di Poligrafici Printing, la società – che adottando tutte le misure di sicurezza previste ha continuato la sua attività di stampa – fa sapere che dipenderanno dall’evoluzione e dagli effetti dell’epidemia da Coronavirus a oggi non ancora calcolabili con certezza.

 

di Achille Perego

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