Xerox ha rinunciato al suo progetto di fusione con Fujifilm, mettendo fine all’accordo da 6,1 miliardi di dollari (5,1 miliardi di euro) con il produttore giapponese che, sua volta, ha concluso un altro accordo con gli investitori Carl Icahn e Darwin Deason.

Xerox ha accusato Fujifilm di non aver fornito informazioni finanziarie certificate su Fuji Xerox entro la deadline prestabilita e ha segnalato “importanti discordanze” tra le informazioni finanziarie fornite e i risultati certificati di Fuji Xerox.

Carl Icahn e Darwin Deason, che possiedono insieme il 15% del capitale Xerox, si sono battuti fino alla fine per far fallire questa operazione di fusione che, a loro parere, avrebbe danneggiato la multinazionale americana. A fine gennaio Fujifilm aveva annunciato che avrebbe preso il controllo di Xerox, integrandola in Fuji Xerox, di cui deteneva il 75% del capitale.

I due investitori Xerox non solo hanno mandato all’aria la fusione con Fujifilm, ma sono riusciti anche a ottenere le dimissioni di cinque manager e del direttore generale Jeff Jacobson.

Dal canto suo Fujifilm ha deciso di intraprendere un’azione legale contro Xerox, che “non aveva il diritto” di intraprendere un’azione unilaterale abbandonando il progetto di fusione.

 

“Stiamo attualmente consultando i nostri legali e contiamo di procedere contro Xerox quanto prima”, ha dichiarato Kenji Sukeno, chief operating officer di Fujifilm.

Keith Cozza, attuale chief executive di Icahn Enterprises, sarà il nuovo chairman di Xerox.