Manroland Web Systems, la società parte del Gruppo Posshel, ha annunciato in Drupa la volontà di rafforzare la proporia posizione di market leader nel settore delle rotative offset e di proseguire nello sviluppo del nuovo segmento nel quale è entrata un paio di anni fa, il digital finishing.

Jorn Grossé, managing director ha sottolineato che nonostante il mercato mondiale della web offset sia in contrazione (dai 418 milioni di euro del 2013 ai 318 del 2015), gli ultimi 18 mesi hanno portato al costruttore tedesco la vendita di 30 nuove rotative per commerciale e questo risultato ha fatto sì che il 2015 si sia chiuso finanziariamente molto bene con 240 milioni di euro di fatturato e un EBIT di 6,2 milioni di euro. Negli ultimi tre anni la quota di mercato mondiale delle rotative offset è passata per manroland dal 24% al 45% a scapito dei concorrenti tradizionali, Goss che è il n.2 è sceso dal 27% al 18%, KBA dal 17% all’8%.

Parte di questo successo, sostengono i dirigenti di manroland va attribuito alla tecnologia della piega variabile,un argomento che ha portato a definire numerosi ordini di 96 pagine Lithoman negli ultimi mesi.

Ma anche il segmento delle rotative per quotidiani non è trascurato da manroland che per la prima volta presenta a drupa la Geoman e:line, una 16 pagine compatta ed economica da 96.000 giri cilindro/ora, ampiamente configurabile per rispondere alle necessità di un mercato in grande trasformazione.

Infine, per quanto i numeri siano ancora piccoli – sono stati ad oggi venduti 20 gruppi di piega tra FoldLine e FormerLine – manroland crede molto nello sviluppo di questo mercato che è connesso ai tassi di crescita della stampa digitale rotativa. E, guardando all’offerta nei padiglioni di drupa 2016, c’è da pensare che stia puntando sulla carta giusta.