P&P Promotion, azienda che opera nel campo della decorazione del vetro, ha sede a Costigliole d’Asti (AT), all’interno di una delle province piemontesi dichiarate zona rossa prima ancora dell’estensione a livello nazionale dei provvedimenti per il contenimento della diffusione del coronavirus. Sin da subito il management aziendale si è adoperato per far fronte all’emergenza, premurandosi di mettere in sicurezza i propri operatori e garantire al contempo la continuità produttiva in segmenti cruciali come la filiera alimentare che, al momento, non hanno subito battute d’arresto. Nel comunicato, pubblicato sul sito dell’azienda, si legge che “In riferimento ai provvedimenti progressivamente adottati con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 8 marzo 2020, per la gestione dell’emergenza di rischio contagio COVID-19, sono state impartite, fra le altre, restrizioni in merito allo spostamento di persone fisiche in entrata/uscita e/o all’interno della provincia di Asti. P&P Promotion informa i propri fornitori e clienti che le attività di produzione di P&P PROMOTION continuano con regolarità rispettando le seguenti disposizioni attive fino al 03/04/2020: non saranno previste visite dei nostri addetti all’esterno dell’azienda; L’accesso all’azienda è consentito solo a trasportatori e dipendenti di P&P Promotion; ogni visita esterna alla produzione e agli uffici è momentaneamente sospesa”. Abbiamo parlato con Paolo Lorusso, amministratore delegato e fondatore dell’azienda, che ci ha spiegato nel dettaglio le misure adottate. 

 

A livello pratico, come avete gestito la messa in sicurezza degli operatori?

Nessuno a eccezione dei dipendenti può entrare all’interno dello stabilimento. A tutti viene misurata la temperatura prima dell’ingresso e ciascuno è tenuto a indossare mascherina e guanti protettivi e a mantenere, per quanto possibile, la propria postazione evitando spostamenti. Gli ambienti sono sottoposti a costante sanificazione per evitare ogni possibile contaminazione.

 

E per quanto riguarda la logistica?

Ai trasportatori è richiesto di fornire traccia degli spostamenti effettuati nelle ultime settimane. In più, dopo attente verifiche, possono sostare nell’area destinata al carico e allo scarico, un mezzo alla volta. Dopo aver effettuato l’operazione di apertura del mezzo per consentire ai nostri operatori di effettuare le attività di carico e scarico sono pregati di risalire al suo interno fino al termine del lavoro. La gestione amministrativa della documentazione viene gestita tramite e-mail.

 

Quali sono state le conseguenze sul fronte della produzione?

Le attività continuano, ma procediamo per priorità. Le attività di alcuni reparti, che costringono i nostri operatori a spostamenti continui all’esterno dell’azienda sono momentaneamente sospese. È stata comunque nostra premura evadere gli ordini in pendenza. Laddove possibile abbiamo implementato modalità di lavoro a distanza. In azienda al momento lavoriamo con personale presente in sede ridotto a circa 25 persone. Oltre alla produzione vera e propria, è ancora attivo parte dell’ufficio tecnico, per consentire la gestione delle consegne in scadenza. 

 

Qual è stata la reazione dei clienti all’aggravarsi dell’emergenza?

Continuiamo a ricevere richieste di preventivo, anche se in quantità limitata, soprattutto nell’ambito della filiera alimentare che ha subito parziali interruzioni. I grandi gruppi per ora continuano regolarmente ma con cautela le proprie attività, mentre altre aziende hanno scelto di chiudere temporaneamente, ma sono una minoranza. Tutti, indistintamente, comunque hanno espresso la propria preoccupazione per noi. Soprattutto dall’estero, molti clienti ci hanno contattato per sapere come procede, raccomandandoci di valutare la fattibilità dei progetti, tenendo in massima considerazione la nostra sicurezza. 

 

di Caterina Pucci