Assemblea Pubblica 2025 di Federazione Carta e Grafica: il neoeletto presidente Andrea D’Amato “Competitività, equilibrio normativo e cultura della carta per l’Europa che vogliamo”

Si è aperta con un discorso denso di visione, strategia e richiami culturali l’Assemblea Pubblica della Federazione Carta e Grafica, svoltasi lo scorso 29 maggio all’interno della fiera Print4All 2025, che ha visto l’insediamento del nuovo Presidente Andrea D’Amato, eletto poco prima durante l’Assemblea Privata. Accanto a lui, i Vicepresidenti Aldo Peretti e Lorenzo Poli, per un mandato che promette rinnovata coesione tra le tre anime della Federazione: Acimga, Assocarta e Assografici.

Europa, competitività e Green Deal: una visione equilibrata

D’Amato ha scelto di aprire la sua relazione con una potente metafora tratta dalla mitologia: il ratto di Europa, simbolo di un’Unione nata con l’ambizione di unire pace e prosperità, ma che oggi – ha ammonito – rischia di trasformarsi in una prigione burocratica. “L’Europa deve ispirare, non rapire”, ha affermato, riferendosi all’eccesso regolatorio che ha contraddistinto gli ultimi anni, in particolare con l’attuazione del Green Deal, considerato sempre più “utopico” sul piano sociale ed economico.

Pur riconoscendo i primi segnali di riequilibrio – con l’introduzione del Clean Industrial Deal e l’evoluzione delle politiche ESG – il Presidente ha ribadito che la competitività deve tornare al centro della strategia comunitaria, insieme alla salvaguardia della sovranità degli Stati membri.

Federazione Carta e Grafica: una filiera strategica per l’economia italiana

Nel delineare il perimetro economico della filiera rappresentata dalla Federazione Carta e Grafica, D’Amato ha snocciolato numeri significativi: 26,9 miliardi di euro di fatturato nel 2024 (pari all’1,2% del PIL nazionale), 16 mila imprese e oltre 160 mila addetti. Nonostante un lieve calo (-1,1%), il saldo commerciale resta positivo per 4 miliardi di euro.

I primati del comparto:

  • L’industria delle macchine per la grafica e il converting è terza al mondo e seconda in Europa, con un +4,9% di crescita e 1,3 miliardi di euro di saldo export.

  • L’industria cartaria italiana è terza in Europa per volumi, leader nella carta igienico-sanitaria e in crescita nel 2024 (+1,5% fatturato, +6,2% produzione).

  • L’industria cartotecnica trasformatrice è seconda in Europa per fatturato e prima per numero di imprese, con segnali di ripresa produttiva (+3,1%).

  • L’industria grafica, pur in calo, resta seconda in Europa per fatturato e protagonista nell’export editoriale e pubblicitario.

Analisi dettagliata dei settori della Federazione Carta e Grafica

Settore Cartario

In ripresa  non solo come fatturato, +1,5%, ma soprattutto come valori produttivi, +6,2%, l’Industria Cartaria, in calo a doppia cifra nel 2023.  Bene l’export, in ripresa  tutte le tipologie comprese le carte per usi grafici. L’Industria Cartaria italiana è terza in Europa, dopo Germania e Svezia, con il 10,2% dei volumi complessivi dell’area. È  leader assoluta  nella produzione di carte per uso domestico, igienico e sanitario con il 20,4% dei volumi europei e terza nel complesso delle carte e cartoni per imballaggio e in altre specialità, con quote al 9,7% dei volumi realizzati in Europa.

Macchine per la Grafica e la Cartotecnica

L’Industria delle Macchine per la Grafica e la Cartotecnica, che non ha mai smesso  di crescere neanche  l’anno scorso, chiude il 2024  con un + 4,9% a fatturato, trainato dalle macchine per il converting e dal mercato interno. L’Industria italiana delle Macchine per Printing e Converting è la terza al mondo e la seconda in Europa, con uno share di mercato intorno al 10%, che mantiene un trend di crescita stabile; nello specifico, l’Italia è leader mondiale nelle macchine per la stampa rotocalco e flessografiche e in quelle per la cartotecnica e il converting. Dei 4 miliardi di saldo positivo della bilancia commerciale, che abbiamo visto prima, circa 1,3 miliardi di euro arrivano da questo settore.

Settore Grafico

Fase recessiva per l’Industria Grafica, che perde un altro 3,4% a fatturato e l’1,6% della produzione. Bene però la ripresa dell’export e la tenuta almeno della stampa editoriale, quella di libri in particolare.

Cartotecnica Trasformatrice

Ancora in calo invece l’Industria Cartotecnica Trasformatrice, quella dell’imballaggio per intenderci, ma solo per fatturato.  La produzione torna a crescere: del 2,3% quella relativa agli imballaggi in carta, cartone e flessibile; e del 3,1% quel- la della cartotecnica. L’Industria Cartotecnica Trasformatrice italiana è seconda in Europa per fatturato, dopo la Germania, con una quota percentuale del 17,6%, prima per numero di imprese e seconda per numero di addetti. Negli imballaggi, l’Italia è il secondo produttore Ue nel cartone ondulato e il primo esportatore di imballaggi flessibili.

Il settore grafico ha continuato a affrontare sfide, con un fatturato di 5,805 miliardi di euro nel 2024, in calo del 3,4% rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, l’industria grafica italiana mantiene una posizione di rilievo in Europa, essendo seconda per fatturato con una quota del 16,1%. I prodotti di eccellenza includono stampati pubblicitari, commerciali e libri di alta gamma.

Il PPWR come banco di prova europeo

Ampio spazio è stato dedicato al nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio (PPWR). D’Amato ha definito il testo un esempio di ideologizzazione del Green Deal, accusando Bruxelles di ignorare la funzione reale degli imballaggi, le analisi scientifiche e le specificità dei materiali come la carta. “Il riciclo è il fine vita più sostenibile per la carta”, ha sottolineato, auspicando che la fase attuativa del PPWR non disattenda i compromessi ottenuti.

In particolare, D’Amato ha chiesto che non vengano penalizzati imballaggi compositi e cartoni per bevande, fondamentali per la logistica e la conservazione alimentare, e già perfettamente riciclabili.

Energia e Transizione 5.0: serve una visione industriale

Altro nodo critico, il mercato dell’energia. “Il sistema italiano è tra i meno competitivi d’Europa”, ha dichiarato D’Amato, citando dati che mostrano un costo dell’energia del 63% superiore alla media europea. Ha quindi rilanciato la proposta di una Unione Europea dell’Energia, fondata su trasparenza, neutralità tecnologica e valorizzazione della domanda industriale.

Sul fronte nazionale, il Presidente ha chiesto la proroga del Piano Transizione 5.0, considerato strategico per gli investimenti in decarbonizzazione, e una sua rimodulazione per renderlo più accessibile alle imprese ad alta intensità energetica.

Giovani, scuola e cultura della carta: un’urgenza educativa

In chiusura, Andrea D’Amato ha lanciato un appello sulla cultura della lettura e della scrittura su carta, sottolineando i rischi cognitivi legati all’iper-digitalizzazione dei giovani. “Non è nostalgia – ha spiegato – ma una questione di sviluppo psicofisico e democrazia. La carta resta essenziale”.

Su questo fronte, la Federazione è già attiva in Italia con iniziative concrete, tra cui l’Osservatorio Carta Penna e Digitale promosso con la Fondazione Einaudi, e sostiene la necessità di un’azione europea per reintrodurre la scrittura a mano nei percorsi formativi e difendere il diritto alla fruizione su carta.

Concludendo il suo intervento, D’Amato ha tracciato le linee guida della sua presidenza: rilanciare la competitività industriale, difendere il valore della filiera carta-grafica e rappresentare un’Italia che sa innovare rispettando la propria identità.

Un discorso che ha restituito alla platea di Print4All 2025 un’immagine forte e coesa di una filiera che è sì industriale, ma anche culturale, educativa e strategica per il futuro del Paese e dell’Europa.

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