La firma per il closing dell’operazione è stata messa proprio questa settimana dopo una lunga trattativa. Inprint-Litorama, storica società dell’industria grafica italiana, specializzata nella stampa commerciale ed editoriale – mentre il ramo affissioni e cartotecnica è stato ceduto nei mesi scorsi a Gpack – è stata acquisita dal gruppo Rotolito, fondato da Paolo Bandecchi che lo guida ora, insieme ai manager, con i figli Simone, Federico ed Emanuele.

Non era un mistero sul mercato che già da qualche tempo l’attuale proprietà di Inprint-Litorama – che aveva acquisito l’azienda negli anni scorsi dalle storiche famiglie fondatrici Beltrame e Casiraghi – fosse disponibile a valutare eventuali offerte d’acquisto. E il dossier sarebbe stato visionato in passato – si dice – da più di un possibile pretendente. Nomi come Grafica Veneta, Poligrafici Il Borgo (Amodei), Pozzoni e anche qualche stampatore estero. Tra chi aveva valutato l’operazione c’era anche Rotolito. Un interesse che adesso si è concretizzato.

L’acquisizione di Inprint-Litorama – che nei mesi scorsi ha concentrato le attività produttive (roto e piana) in un unico polo a Baranzate di Bollate lasciando quello di Mazzo di Rho – rientra nella strategia di crescita anche per linee esterne del gruppo che fa capo alla famiglia Bandecchi. Un aumento della capacità produttiva che aveva già visto nei mesi scorsi l’acquisto di Veneta Roto, storica azienda grafica con sede a Verona e dotata di una rotativa 16 pagine KBA.

L’operazione Inprint-Litorama prevede, da parte di Rotolito, l’aggregazione di tutta la realtà produttiva del gruppo di Baranzate di Bollate che fattura circa 45 milioni di euro, ha un centinaio di dipendenti (per i quali pare non siano previsti esuberi) e un focus produttivo nel settore degli stampati commerciali della Gdo. Inprint-Litorama dispone di un parco macchine roto composto da quattro rotative a 4/5 colori Litoman e Rotoman (una 64 pagine, una 48 e due 16 che possono lavorare in coppia formando una 32) e due macchine a foglio sempre Manroland: una 70×100 a 8 elementi con bianca e volta e sbobinatore e una 8 colori (4+4) 130×185, una macchina particolare per il grandissimo formato di cui sul mercato esistono solo pochissimi modelli equivalenti.

L’acquisizione di Inprint-Litorama rafforza quindi il ruolo sul mercato italiano ed europeo di Rotolito e risponde a quella strategia di crescita che Paolo Bandecchi aveva spiegato qualche mese fa a Stampamedia.net commentando oltre all’operazione Veneta Roto, l’espansione nel packaging con Nava Press, l’apertura di un nuovo polo produttivo di stampa e confezione, adiacente al magazzino automatico “Paper Cube” di Cernusco sul Naviglio (uno spazio di circa 8 mila metri quadrati dove sono state installate una 72 pagine MAN e 4 linee di punto metallico) e l’ingresso con una quota di capitale nella società Artigrafiche&Diaries Italia, e quindi nel settore delle agende.

«La strategia della nostra azienda – aveva spiegato il presidente di Rotolito riferendosi alle operazioni realizzate negli ultimi mesi e a quelle che, se si presenteranno le occasioni, potranno concretizzarsi in futuro come è avvenuto con Inprint-Litorama – è quella di essere in grado di rispondere il più possibile alle richieste dei nostri clienti italiani ed esteri. Non ci consideriamo infatti solo una società industriale ma anche e soprattutto di servizio. Essere diversificati significa rispondere in maniera pertinente a quante più richieste possibili, muoversi su più mercati sia a livello geografico che a livello di prodotto. Questa è a nostro avviso l’unica strada da percorrere per continuare a essere competitivi nel mercato delle arti grafiche, ed è per questo che andremo avanti in questa direzione come abbiamo fatto anche in passato».

di Achille Perego

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