A Riga, in Lettonia, si sono svolti in contemporanea ai primi di settembre ben tre eventi: l’open house di Plockmatic, produttore di soluzioni di finishing inline e offline prevalentemente per sistemi di stampa digitale, con sede e divisione di Ricerca&Sviluppo a Stoccolma e uno stabilimento per l’assemblaggio a Riga; l’incontro annuale degli stampatori dei Paesi Baltici e, in abbinamento, il meeting annuale di IPN Global (International Printers Network), un’associazione mondiale fondata nel 1993 che raggruppa 37 membri, ossia stampatori operativi in vari segmenti di mercato: stampa commerciale, transazionale, editoriale e packaging. L’unica azienda italiana a farne parte è la Selecta di Quinto Vicentino.

 

Un terzo di questi stampatori risiede in Europa, un terzo in USA e il rimanente terzo nel resto del mondo. Ciò che accomuna i membri di questa associazione è il fatto di possedere uno o più sistemi di stampa digitale, siano essi inkjet o elettrofotografici. Circa il 60% dei membri possiede anche macchine offset. Ma ciò che è veramente innovativo, rispetto ad altre associazioni analoghe, è l’indipendenza totale dai fornitori. Inoltre, l’associazione prevede, oltre al confronto tecnologico e di strategie tra i vari membri durante i meeting, anche una collaborazione su più ampia scala, in base al principio del “distribuite and print”, tra i capisaldi dell’associazione.

“L’obiettivo dell’evento”, ha spiegato Jan Marstorp, CEO di Plockamatic, è far conoscere meglio Plockmatic”. L’azienda svedese, che vanta un fatturato di 55 milioni di euro con una crescita media delle vendite dal 2009 al 2015 del 21%, è stata fondata a Stoccolma nel 1974 e produce soluzioni booklet-maker (cuci-piega-rifila) per il segmento di mercato entry-level/midrange ed è specializzata in macchine in linea con una produttività media di 50 fogli al minuto, vendute in base ad accordi OEM dai produttori di macchine da stampa digitale, quali Ricoh, Xerox, Sharp, Canon e, a partire dalla scorsa drupa, anche Konica Minolta.

La maggior parte del fatturato è generato dalle vendite in Europa e Scandinavia, anche se la parte del leone per i sistemi inline la fanno gli Stati Uniti. Uno degli obiettivi del produttore, infatti, è incrementare le vendite di sistemi offline negli USA.

Plockmatic fa parte di Grimaldi Industri Group, un’impresa fondata da Salvatore Grimaldi – di origine italiana e uno dei più importanti imprenditori in Svezia – che include anche una divisione “Cycling & Lifestyle”, che vanta tra i brand acquisiti nel tempo quello delle biciclette Bianchi.

Plockmatic ha anche uno stabilimento a Rochester (USA) adibito alla logistica e alla vendita delle soluzioni nel mercato americano.

Dall’acquisizione dell’inglese Morgana nel 2013, Plockmatic ha arricchito il proprio portfolio prodotti con soluzioni fuori linea (offline), tra cui sistemi di piega, cordonatura e taglio, mentre attraverso l’acquisizione dell’italiana KGS, con sede a Mestrino (PD) nel 2015, il produttore svedese ha aggiunto alla gamma anche sistemi di rilegatura con colla poliuretanica (PUR), che rappresentano una valida alternativa alla brossura a filo refe nel confezionamento dei libri voluminosi o con carta patinata e a grammatura elevata.

Le soluzioni offline vengono distribuite attraverso un canale di vendita diretta e indiretta (dealer, distributori e print provider) in Gran Bretagna, Svezia, Norvegia e Paesi Baltici, attraverso canali indiretti nel resto del mondo. In Italia il distributore ufficiale è la Tosingraf, leader nella produzione e commercializzazione di macchine per l’ufficio e soluzioni per il dopostampa.

Accanto alle soluzioni di finishing inline e offline, Plockmatic offre anche soluzioni per la sala spedizione, in particolare per l’imbustamento, vendute attraverso dealer in tutta l’Europa e Pitney Bowes in tutto il mondo.