Dopo una lunga malattia contro la quale lottava da più di un anno, Fiorentino Pedroli è mancato sabato 10 settembre, lasciando un gran vuoto in chi l’amava, primi fra tutti la moglie Chiara, i due figli e la nipotina, ma anche tutti gli amici e colleghi nel mondo del lavoro che lo ricordano per la sua simpatia e grande umanità.

 

“Pedro” – così era conosciuto nel mondo delle arti grafiche – si era ritirato dalla sua carica di country manager di Dupont per l’Italia nel 2012 per raggiunti limiti di età ma, pur avendo 69 anni, non era in pensione, operava come consulente nel settore della sicurezza.

Quando ho appreso inaspettatamente la notizia ieri sera da una sua stretta collaboratrice, Laura, sono rimasta veramente incredula, non solo perché non ero al corrente della sua malattia, ma anche perché nella memoria mi riaffiorava l’immagine di un “omone”, molto attento al suo stile di vita sano, tanto da non iniziare mai la giornata prima di una bella corsa nel parco. Ciò che più mi ha colpito e mi rattrista è l’aver appreso che fino alle ultime settimane, pur accorgendosi della malattia che lo stava debilitando, sperava con il suo inguaribile ottimismo di riuscire a non mancare a un importante appuntamento a metà ottobre: il matrimonio di sua figlia. Purtroppo il suo desiderio di accompagnare la figlia all’altare non potrà realizzarsi.

Vogliamo, comunque, ricordarlo con il suo bel sorriso, che dispensava generosamente a chi ne aveva più bisogno. E il nostro ricordo più affettuoso va naturalmente alla famiglia e agli ex colleghi.

Le esequie avranno luogo mercoledì 14 settembre alle ore 11.00 nella chiesa di S. Andrea in via Crema 22 a Milano.

Cristina Rossi