A oltre un anno dall’annuncio del suo nuovo ruolo abbiamo incontrato Mirko Kern, classe 1973, oggi CEO di Manroland Sheetfed
Mirko rappresenta un esempio virtuoso di “home-grown talent”, come lo ha definito Anthony Langley, fondatore del gruppo Langley Holdings di cui Manroland fa parte dal 2012. Una leadership, quella di Mirko Kern, contemporanea, fatta di passione ed equilibrio tra consapevolezza della tradizione e spinta all’innovazione. Una chiara visione a lungo termine che si basa su una concreta focalizzazione sulla vicinanza ai clienti.
Manroland è un brand iconico della stampa. Qual è oggi la struttura societaria del gruppo?
Fondata nel 1871, Manroland è uno dei produttori di macchine da stampa più longevi al mondo. L’azienda è parte del gruppo Langley Holdings dal 2012, anno dell’acquisizione successiva all’insolvenza. Langley è una realtà internazionale a cui fanno capo tre divisioni principali: Power Solutions, Print Technologies e Other Industries. Manroland Sheetfed fa parte della divisione Printing Technologies insieme anche a Druck Chemie, che oggi include Blueprint, e rappresenta il nostro comparto chimico. L’intero Gruppo conta oltre 90 aziende in tutto il mondo e 18 siti produttivi.
Il cuore pulsante della produzione Manroland Sheetfed resta a Offenbach, nei pressi di Francoforte: la sua attuale struttura altamente integrata include persino una fonderia interna oltre alla produzione di componenti elettronici e al reparto di sviluppo software proprietario.
Come è organizzata oggi Manroland Sheetfed a livello globale?
La nostra presenza a livello globale è capillare con circa 40 sedi dirette, con i mercati principali in Cina e Stati Uniti. In Europa siamo presenti praticamente in ogni Paese, Italia compresa, con team di vendita, assistenza, magazzini ricambi e tecnici altamente specializzati. A livello globale, oltre agli 850 dipendenti attivi in produzione, abbiamo un numero analogo di persone impegnate in attività commerciali e nel service. Un’organizzazione pensata per essere efficiente, vicina al cliente e reattiva nei confronti delle esigenze dei diversi mercati di riferimento.
In realtà non ha mai lasciato il gruppo, tuttavia il suo recente nuovo incarico proprio in Manroland è una sorta di ritorno alle origini della sua carriera?
Esattamente. La mia carriera è iniziata proprio qui nel 1989, quando da giovanissimo sono entrato in azienda come apprendista. Ho lavorato in Manroland per 22 anni, fino al 2011. Poi sono entrato in Druck Chemie, azienda di cui sono diventato CEO nel 2016. Ora torno alla guida dell’azienda in cui sono cresciuto, con una responsabilità ancora più ampia: ad aprile del 2024 ho assunto il ruolo di CEO di Manroland Sheetfed e ho la responsabilità dell’intera Print Technologies Division di Langley Holdings. È un’opportunità unica, ma anche una grande soddisfazione che mi permette di dedicarmi al lavoro che tanto mi appassiona.
Che tipo di approccio manageriale ha portato in azienda? Continuità o innovazione?
Direi continuità consapevole, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Non c’è bisogno di rivoluzionare la strategia in essere, in quanto molte scelte strutturali sono già state prese con la finalità di adattarsi a un mercato, quello del printing, che nel tempo si è ridimensionato.
Oggi la nostra linea è molto chiara: siamo organizzati, sia a livello strategico sia operativo, per concentrarci sul nostro core business, ovvero sviluppare prodotti sempre più efficienti e rispondere con tempestività ai clienti. Per farlo, è indispensabile porsi in un atteggiamento di ascolto nei confronti dei target di riferimento, essere flessibili e mettere al centro le persone.
Come vede oggi il mercato della stampa?
È un mercato che si sta riconfigurando. La stampa commerciale è in contrazione, ma rappresenta ancora una fetta di mercato importante. Il packaging, invece, è in forte espansione. I cambiamenti non riguardano solo i comparti applicativi ma sono anche geografici: l’Europa è matura e in leggera flessione, mentre mercati come India e Cina crescono rapidamente. Di conseguenza è necessario elaborare una strategia globale bilanciata in grado di adattarsi alle peculiarità delle diverse aree del pianeta.
Su cosa si concentrerà Manroland nei prossimi anni?
Rimaniamo fedeli al nostro DNA: ovvero sviluppare e costruire macchine da stampa offset di alta qualità, nei formati medio e grande. I nostri cavalli di battaglia sono le serie 700 e 900, ideali rispettivamente per la stampa commerciale e per il packaging. Abbiamo in gamma anche la 700 Evolution Elite, il modello di punta della famiglia Evolution. La 900 Evolution è oggi un punto di riferimento per precisione e produttività nel packaging di alta gamma. La strategia su cui ci concentriamo è quella di una forte focalizzazione per non disperdere risorse nella ricerca e sviluppo di altre tecnologie, ad esempio nel finishing o in soluzioni collaterali alla stampa: l’obiettivo è essere i migliori nel nostro segmento con grande determinazione.
Una collaborazione epocale è quella con Heidelberg. Come nasce?
Quello annunciato lo scorso giugno è un accordo importante per il settore della stampa. È un progetto che valorizza il meglio di entrambe le aziende. Con questa collaborazione, Heidelberg è rientrata nel segmento del grande formato e ciò testimonia la solidità e le prestazioni della nostra piattaforma 900. È un riconoscimento alla capacità tecnologica di Manroland Sheetfed e alla nostra volontà di cooperare per offrire il massimo ai clienti. Una partnership che genera valore e conferma la nostra leadership nel segmento. Un accordo che rappresenta anche un modello contemporaneo e collaborativo di approcciare il business.
A quale tipologia di cliente si rivolge oggi Manroland?
Il target è molto eterogeneo: resistono realtà di medie dimensioni soprattutto in ambito di stampa commerciale; ci sono aziende ancora su base famigliare cresciute nel tempo fino a diventare industriali anche nella stampa editoriale, che basano la loro competitività sull’aggiornamento tecnologico – abbiamo visto una serie di nuove installazioni in questo comparto anche in Italia. Per contro, nel settore packaging si stanno affermando grandi gruppi globali, alcuni dei quali in crescita grazie a fusioni e acquisizioni.
Come cambia il vostro modo di relazionarvi con i grandi gruppi internazionali?
I grandi gruppi operano su scala globale, con stabilimenti in diversi Paesi, e hanno esigenze molto specifiche e tassative: tempi rapidi, performance elevate e assistenza continua. Devono poter contare su un partner affidabile ovunque si trovino. Per questo abbiamo rafforzato la nostra struttura di customer care, migliorando la disponibilità dei ricambi, la formazione tecnica e la presenza sul territorio.
Anche in Italia avete una struttura molto apprezzata…
Sì, e ne siamo orgogliosi. Il team italiano è molto smart e sta crescendo strutturandosi anche dal punto di vista della forza vendita e del service. Uno degli ultimi investimenti in risorse umane è stato l’ingresso nella sede italiana di un nuovo responsabile del servizio clienti. In particolare in questa country è fondamentale il rapporto umano, il “vis à vis” con i clienti. L’Italia è un Paese dove il brand Manroland ha una reputazione eccellente e dove vogliamo continuare a investire.
Quali sono i prossimi eventi in cui sarà possibile incontrare Manroland?
Dopo China Print, continueremo il nostro World Tour con tappe in Regno Unito, Spagna, Portogallo, Francia ed Europa dell’Est. Si tratta di una roadmap di eventi locali, pensati per incontrare i clienti in modo diretto e informale, un approccio che intende ribadire la nostra vicinanza agli utenti Manroland di tutto il mondo. Inoltre, abbiamo in programma di esporre nell’ambito di fiere selezionate in India e Giappone. Per quanto riguarda l’Europa, il prossimo grande appuntamento internazionale sarà drupa 2028, per la prossima edizione ci saremo! Ma nel frattempo continueremo con un’intensa attività sul campo.
Guidare un marchio storico globale come Manroland: cosa significa per lei?
È un onore e una grande responsabilità. Manroland ha contribuito a scrivere la storia della stampa e continua a farlo. Il mio obiettivo è guidare questa realtà con visione, pragmatismo e passione, valorizzando la sua eredità ma anche aprendo nuove strade. La nostra mission è chiara: riconfermarci come partner affidabili per ogni tipologia di cliente, ovunque nel mondo, oggi e domani.