Sul fronte dell’ecosostenibilità la padovana Mediagraf ha raggiunto livelli di eccellenza. Lo scorso ottobre in viale della Navigazione Interna è entrato in funzione il nuovo impianto di trigenerazione che abbatterà le emissioni di CO2 nell’atmosfera di circa il 30% in un anno, pari a oltre 2mila tonnellate, cioè quanto è assorbito da 50mila alberi.

L’impianto, combinato al già presente fotovoltaico, consente a Mediagraf di produrre autonomamente il 73% dell’energia elettrica di cui ha bisogno. Sono percentuali impressionanti, che fan sì che un ulteriore importante investimento fatto dall’azienda sia a impatto ambientale praticamente zero: una quinta macchina di stampa rotativa Lithoman 64 pagine.

Commenta Ottavio Zucca, amministratore delegato e direttore generale di Mediagraf: «Il rispetto e tutela dell’ambiente e il contributo allo sviluppo sostenibile fanno parte della nostra storia aziendale. L’impianto di trigenerazione si aggiunge all’importante impianto fotovoltaico e alle certificazioni ISO 14001:2015, EMAS, PEFC e FSC, già presenti da qualche anno. L’impianto di trigenerazione e l’inserimento della quinta rotativa, che ci consente di ridurre i tempi di lavorazione aprendoci a nuovi mercati e creando nuove opportunità di lavoro, ci permettono di perseguire una politica espansiva e di garantire un miglior servizio, con un impatto ambientale pressoché nullo».

Queste innovazioni sono state presentate oggi da Mediagraf in occasione dell’open day “La sostenibilità dei numeri primi”. Il nome dell’evento, aperto a clienti e fornitori, prende ispirazione dai tre numeri che lo sintetizzano: 1 perché è un evento unico, il primo dopo 12 anni per Mediagraf; 3 come trigenerazione e 5 come la quinta rotativa. Il momento principale dell’open day, oltre alla visita allo stabilimento, è stato l’intervento di Gianni Silvestrini, luminare nel campo delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica e delle politiche energetiche. L’ecosostenibilità è alla base anche del cadeau che Mediagraf ha fatto ai suoi ospiti: tramite la piattaforma Treedom, l’azienda ha creato una foresta di 333 alberi di cacao in Camerun, che sono stati “virtualmente” regalati ai partecipanti all’open day. Tramite un codice, infatti, ciascuno potrà seguire sulla piattaforma la crescita della “sua” pianta.

Mediagraf e l’ecosostenibilità: trigenerazione, fotovoltaico, certificazioni

L’impianto di trigenerazione rappresenta un investimento da 3 milioni di euro all’insegna dell’ottimizzazione energetica. Realizzato da Innovatec Power srl, è entrato in funzione a ottobre. Trigenerazione significa che l’impianto produce energia elettrica con un motore a combustione interna di derivazione navale. Poi, invece di disperdere nell’atmosfera i fumi generati, li recupera trasformandoli sia in energia frigorifera (necessaria tutto l’anno, e ancor più d’estate, per raffreddare i cilindri di stampa) che in energia termica (riscaldamento invernale).

I vantaggi in termini di ottimizzazione si spiegano con questo paragone: se un generico impianto trasforma in energia elettrica circa il 30% della fonte immessa, disperdendone il restante 70% in calore, con l’impianto di trigenerazione Mediagraf ribalta e migliora la percentuale trasformando quasi il 78% di quanto immesso nei tre tipi di energia e disperdendone solo il 22%. Nel dettaglio, all’anno l’impianto produce 10.232.000 di KWh di energia elettrica, 9.593.000 di KWh di energia termica e 6.017.000 di KWh di energia frigorifera.

Esso rappresenta un ulteriore tassello per la “fabbrica green” che Mediagraf vuole essere. Si aggiunge, infatti, all’impianto fotovoltaico installato già nel 2011: 7.143 pannelli per 12mila mq che producono oltre 1,5 milioni di KWh di energia elettrica all’anno, arrivando d’estate a coprire il 35% del fabbisogno della fabbrica. Contando che il fabbisogno annuale di energia elettrica di Mediagraf è di 16 milioni di KWh, gli impianti di trigenerazione e fotovoltaico insieme ne coprono il 73%.

Poi, le certificazioni: quelle di gestione ambientale come ISO 14001:2015 ed EMAS, e quelle sul corretto utilizzo dei prodotti di origine forestale PEFC e FSC.

I numeri di Mediagraf e il percorso di innovazione

Fondata nel 1986 e operativa dal 1988, Mediagraf è storicamente legata alla stampa del Messaggero di Sant’Antonio, una delle più longeve e diffuse riviste cattoliche. La sua proprietà, infatti, è divisa fra la Provincia padovana dei frati minori conventuali, la Diocesi di Padova e la Conferenza episcopale italiana. Le aree di business, invece, sono estremamente diversificate e per il 98% si rivolgono al mercato italiano.

Il 60% dell’attività di stampa è rappresentato dalla GDO (volantini e altri prodotti), mentre editoria religiosa ed editoria laica occupano il 22%: nella prima sono comprese anche le commesse che derivano direttamente dalla proprietà. Il resto si divide fra stampa commerciale e altri servizi. A oggi Mediagraf conta 173 dipendenti, impianti in funzione 6 giorni su 7 h24, e 60 milioni di euro di fatturato annuo.

 

Dal 2012 Mediagraf ha intrapreso un percorso di innovazione e diversificazione con l’apertura di due brand dal funzionamento simile a uno spin-off: Printbee e Mediagraf lab. Printbee.it è il marchio dedicato alla stampa digitale on demand (libri, biglietti da visita, locandine etc.). Mediagraf lab da iniziale incubatore di idee si presenta ora come agenzia dove lavorano, sia in modo autonomo che in sinergia, liberi professionisti nei settori della grafica, illustrazione, copywriting e strategie sviluppo web, editoria generale.