L’AZIENDA

Importiamo macchine di fabbricazione asiatica, accuratamente selezionate dopo svariati viaggi e visite alle aziende produttrici. Il nostro obiettivo era creare un filo diretto con queste aziende. Parliamo al plurale, perché ogni categoria di macchine appartiene a un unico produttore. Per esempio chi produce le platine automatiche, fa solo platine automatiche. Cosi, la realtà che ci siamo trovati davanti è stata veramente incredibile. Quando abbiamo iniziato a chiedere quante macchine vengono prodotte in questi stabilimenti enormi e di pregevole fattura, ci siamo sentiti rispondere tranquillamente 400/ 500 macchine all’anno. Abbiamo visitato tutti i reparti, ci hanno fatto vedere tutte le fasi di produzione e alla fine abbiamo scelto a chi legarci. Quello che ci ha stupito è la voglia di crescere, di migliorare la qualità dei loro prodotti e abbiamo percepito un grande rispetto e considerazione per quello che chiedevamo. Sono passati ormai alcuni anni, i rapporti si sono consolidati e il filo diretto è diventato molto solido. Cosi, adesso, possiamo vantare una gamma molto ampia di macchinari.

L’INTERVISTA

Marco Garbellini
Amministratore Unico

Il 2022 era iniziato con la prospettiva di un ritorno al new normal post-pandemia ma altri eventi hanno costretto le aziende ad affrontare nuove criticità. Come avete chiuso l’anno in corso? Quali tra gli obiettivi che vi eravate posti siete riusciti a concretizzare nonostante le nuove problematiche?

Il 2022 per noi è stato un anno di profondi cambiamenti. Abbiamo tracciato una road map molto importante e molto ambiziosa, e abbiamo iniziato il percorso. A livello di numeri sono soddisfatto.

Le conseguenze della difficoltà a reperire le materie prime, le difficoltà dei trasporti e la crisi energetica hanno caratterizzato l’anno appena concluso. Quali strategie avete adottato per fare fronte a questi eventi?

Per noi, la problematica principale è stata l’aumento dei trasporti di 10 volte. Purtroppo in molti casi abbiamo dovuto sobbarcarci noi il peso di questo aumento, e abbiamo solo cercato di ottimizzare i carichi, in modo da suddividere il costo per più macchine ove fosse possibile.

La nota positiva del biennio 2021-2022 è stata rappresentata dagli incentivi previsti dal provvedimento governativo Industria 4.0. Quali misure, nuove o già precedentemente collaudate, l’attuale governo dovrebbe mettere in atto per supportare le aziende grafiche nei prossimi due anni?

L’industria 4.0 ha sicuramente aiutato tutto il nostro settore, quest’anno gli incentivi sono scesi al 20%, non è molto ma è ancora qualcosa. Per il futuro credo che bisognerebbe incentivare le aziende a lavorare su due fronti, sicurezza e sostenibilità. Se ne parla tanto, ma si fa ancora troppo poco.

Le parole d’ordine degli ultimi 12 mesi sono state: automatizzazione dei processi, riduzione degli sprechi e ottimizzazione delle risorse. Quali soluzioni proponete per concretizzare questa formula nell’operatività quotidiana di un’azienda di stampa?

Non esiste una formula segreta per raggiungere questi obiettivi. È la mentalità del singolo imprenditore che deve portarlo su questa strada. Ognuno di noi, deve capire che il mondo dell’imprenditoria è cambiato. A prescindere dalle dimensioni delle aziende, quello che deve cambiare è l’approccio mentale. Gli italiani sono dei gran lavoratori, e non solo qui da noi nel nord est. Io giro aziende da 30 anni, in tutta Italia, isole comprese, e vedo gente che lavora, lavora tanto, sono i primi ad arrivare in azienda e gli ultimi ad uscire. L’italia è fatta dalla maggior parte di pmi ed è difficile staccarsi dalla produzione, ma è quello che dobbiamo fare. A tanti sembra impossibile, ma noi dobbiamo uscire dalla produzione per crescere noi e per far crescere le aziende.

Formatrice automatica

L’approccio alla sostenibilità ambientale può essere oltre a un approccio virtuoso anche una determinante leva per aprire nuove possibilità di business per i vostri clienti? In tal senso quali sono le vostre proposte a sostegno delle strategie green degli stampatori?

Io credo che il nostro settore debba approfittare del fatto che la plastica è stata praticamente bandita dall’Europa. E quando parlo di plastica, basta che ci guardiamo intorno, o andiamo a fare un giro al supermercato. Il mondo del contenitore si sta trasformando in contenitore di cartone. Cartone stampato. Noi stiamo proponendo macchinari per la produzione di bicchieri, che in realtà non verranno utilizzati come bicchieri ma come contenitori dei più svariati prodotti. Prodotti per alimenti secchi, per formaggi, per piante da vivaio e molto altro ancora. Io credo che per l’azienda grafica questa sia una grande opportunità di crescita.

Un tema ricorrente è anche il cambio generazionale nelle aziende di stampa, non solo ai vertici dirigenziali ma anche relativamente alle maestranze attive in sala stampa. Pensate che le giovani generazioni possano trovare interessante prevedere una carriera nel business della stampa?

Il tema delle nuove generazioni è un tema molto difficile. In un recente articolo uscito sul Sole 24 ore ho parlato della struttura della nostra azienda elogiando proprio le nuove generazioni che ne fanno parte. Io credo che la difficoltà sia proprio nel dare fiducia ai ragazzi. Non è una cosa facile, perché le nuove generazioni hanno stimoli diversi, esempi diversi, talvolta disastrosi che arrivano dai social, ma noi dobbiamo combattere questa battaglia dando spazio e fiducia ai giovani. I ragazzi di adesso hanno una marcia in più rispetto a noi, dobbiamo accettare questa cosa. Sono più scaltri, sono svegli, sono veloci e se riusciamo a sfruttare questa freschezza fisica e mentale, stimolandoli a fare, noi avremo grandi risultati.

Dal punto di vista del mercato, avete rilevato che l’attuale scenario abbia cambiato le esigenze dei vostri clienti? Cosa chiedono oggi gli stampatori in termini di tecnologie e di servizi?

Il nostro settore ha bisogno di crescere, noi tutti abbiamo bisogno di conoscere. Dobbiamo uscire dalla nostra zona di confort e lavorare su materiali nuovi, su prodotti nuovi e su nuove tecnologie.

In particolare in merito al customer service, quali sono i plus che proponete per fidelizzare lo stampatore e quanto la tecnologia 4.0. (Internet of Things; Intelligenza Artificiale, Realtà Aumentata) vi ha aiutati ad avvicinarvi ancora di più al cliente?

La tecnologia 4.0 ha avvicinato le aziende perché l’accesso remoto e l’interconnessione con le macchine ha di fatto creato un collegamento tra il nostro customer service e l’utilizzatore finale. Questo ha comunque aiutato una comunicazione tra reparti che prima forse non c’era.

Su quali linee di prodotto concentrerete le vostre prossime attività di ricerca e sviluppo?

Come ho già detto, ci sono dei materiali veramente innovativi, applicati all’alimentare ma non solo, che ci interessano molto. Le nostre macchine per contenitori sono in produzione da tempo e ci stanno dando tante soddisfazioni. Ma è una ricerca che non finisce mai.

La nostra offerta

Partendo dalle macchine per “nobilitazione”, termine per il quale verrò bacchettato dal nostro ingegnere per la sicurezza, in quanto lo stampato è già nobile di suo, dice, (e sicuramente ha ragione!). In questa gamma troviamo plastificatrici, con spalmatura a colla oppure Dry, verniciatrici serigrafiche, macchine per impressione a caldo, sia cilindriche che piane, automatiche o manuali.

Nell’immagine: Platina automatica

Accoppiatore automatico

Passiamo poi alle linee di accoppiatura, con colla a base acrilica o animale, anche qui manuali o super automatizzate, per spostarci sulle fustellatrici, platine manuali, platine automatiche, con tutte le varie configurazioni possibili, con pulitore o senza. Una volta fustellato, il prodotto può diventare un astuccio, e qui abbiamo almeno una dozzina di categorie di piega incolla. In alternativa può diventare un astuccio, un piatto, un vassoio o un bicchiere, e qui proponiamo una serie di formatrici di tutti e tipi e di tutte le necessità. Finestratrici, formatrici per scatole rivestite, linee di taglio e altro ancora completano la nostra gamma di prodotti.

Trovare le macchine da vendere, tutto sommato non è stato difficile, il difficile è stato creare delle partnership con le quali creare dei tecnici in grado di gestire le istallazioni e soprattutto il post vendita. Il post vendita è nella nostra filosofia il nostro miglior agente di vendita. Vendere non è difficile, ma mantenere un cliente, supportarlo nel momento della necessità e risolvergli i problemi è il mezzo più potente per vendere a lui e ai suoi amici. Per fare questo però, bisogna creare una struttura, e noi abbiamo creato tecnici interni ed esterni, sia meccanici che elettronici, per essere capillari in tutto il territorio e pronti in qualsiasi momento.

Piega incolla automatica

LPM srl

Sede

Via Degli Artigiani, 8/F
35042 Este (PD)
Tel. 0429 4660
info@luxurypackagingmachines.it
www.luxurypackagingmachines.it

Management

Marco Garbellini, Amministratore Unico

Rete di vendita

Agenti diretti

Merceologia

Vendita macchine per il dopo stampa: dalle nobilitazioni quali plastificatrici, verniciatrici serigrafiche e impressioni a caldo, a tutto quello che fa parte del packaging, quindi platine automatiche, piega incolla, formatrici per piatti vassoi vaschette e bicchieri, accoppiatori etc

Settori di attività

Macchine, attrezzature, apparecchiature, impianti per stampa e converting – Supporti per stampa e converting – Finitura e confezione dello stampato, logistica postal e mailing – Stampatori, converters