Il verbale d’accordo è stato firmato a metà maggio da azienda e organizzazioni sindacali di categoria del territorio (Fistel-Cisl, Slc-Cgil, Uilcom, Ugl Grafici, Cisal) nella sede di Confindustria Salerno. E riguarda l’attivazione della cassa integrazione ordinaria alle Arti Grafiche Boccia. L’azienda di Salerno che fa capo all’omonima famiglia ed è guidata da Vincenzo Boccia che, oltre a essere principale azionista e amministratore delegato dell’impresa nata nel 1961 e diventata una delle più importanti del Mezzogiorno nel settore della stampa, è anche presidente di Confindustria.

La Cassa integrazione guadagni (Cig), concordata tra azienda e rappresentanti sindacali, riguarda a rotazione fino a un massimo di 50 dipendenti sui circa 200 impiegati dalle Grafiche Boccia per un periodo massimo di 13 settimane partendo dallo scorso 3 giugno al 1° settembre 2019. L’azienda salernitana ha motivato la richiesta di ricorrere alla cassa integrazione ordinaria per il calo delle commesse che ha reso necessario ridurre temporaneamente l’attività lavorativa. L’attività dovrebbe comunque riprendere a pieno regime per tutti dal 2 settembre.

Il ricorso alla cassa integrazione conferma come la crisi generale del mercato editoriale e commerciale si stia facendo sentire anche per le aziende grafiche del Mezzogiorno. E anche per un’impresa delle dimensioni delle Grafiche Boccia che offre un ciclo completo di lavorazione, dalla pre-stampa al finishing passando per i reparti di macchine offset e rotooffset. Una capacità produttiva alla quale cinque anni fa era stata aggiunta (acquisita per oltre 3 milioni dal gruppo Espresso) una Cerutti S96 utilizzata fino al 2013 per stampare in esclusiva La Repubblica e il quotidiano La Città. Con l’acquisizione della Cerutti S96 e l’avvio del progetto “MONSTRE S96” Arti Grafiche Boccia aveva spiegato allora, sottolineando un ciclo di investimenti complessivi in nuove tecnologie per oltre 30 milioni, di proporsi come centro stampa indipendente per quotidiani locali, nazionali ed internazionali.

L’azienda di Salerno ha sempre vantato un ampio e qualificato parco clienti, sia in Italia sia all’estero, in differenziati settori della stampa, dalla fornitura di modulistica per banche, enti e istituzioni ai volantini promozionali della Gdo, da quotidiani, settimanali e riviste alle etichette fino al packaging e alla cartotecnica.

Un’attività, come detto, che come per molte altre aziende grafiche, ha risentito della riduzione di commesse, fogliazioni, taglio delle tirature. Da qui era nata nei mesi scorsi anche la richiesta dei sindacati di un incontro con l‘azienda per conoscere le strategie di rilancio e sviluppo alla luce di qualche segnale di difficoltà e degli oneri finanziari relativi all’esposizione debitoria.

Oggi, dopo la firma dell’accordo per la Cig, fonti sindacali fanno sapere che quei segnali di difficoltà sono stati superati e, pur non nascondendo la preoccupazione per il calo di ricavi e marginalità delle aziende di stampa, dovuto alla fase riflessiva dei mercati di riferimento, si auspica che superata l’estate possa esserci una ripresa.

di Achille Perego