Il progetto Trillium è, ahimé, giunto al capolinea. Lo ha appena annunciato Xeikon che, in collaborazione con Miyakoshi, aveva presentato in anteprima a drupa 2016 la Trillium One, il primo esemplare basato su tecnologia a toner liquido, con una velocità di 60 m/min a 1.200 dpi e una larghezza di stampa di 500 mm, pensato per la realizzazione di materiali di direct marketing e di cataloghi ma potenzialmente adatto anche ad altri mercati.

La decisione è stata presa in seguito alle molteplici difficoltà incontrate nell’introdurre tale soluzione sul mercato. I problemi non risolti – come ha dichiarato il management dell’azienda di proprietà del Gruppo Flint – non erano legati alla qualità di stampa, bensì alla produttività. Problemi di natura tecnologica probabilmente superabili, ma a fronte di investimenti economici che si sarebbero ripercossi sul costo finale dell’attrezzatura.

 

L’azienda belga ha pertanto optato per rifocalizzare risorse e impegno in altre aree, con l’obiettivo di fornire ai clienti soluzioni di alta qualità.

“Rinnoviamo continuamente il nostro portfolio prodotti e siamo certi che i segmenti in cui operiamo possano essere ben serviti con la nostra tecnologia a toner secco e con la nuova tecnologia inkjet UV Panther”, ha spiegato Benoit Chatelard, presidente e CEO Digital Solutions, Flint Group. “Con la tecnologia elettrofotografica a toner secco continueremo a focalizzarci sul mercato del packaging e dei documenti, come pure in segmenti speciali come quelli della stampa di sicurezza e delle decorazioni murali”.