Tutti i prodotti realizzati con zero plastica vergine. Tutti i packaging riutilizzabili, riciclabili o compostabili. E tutti i siti industriali “carbon neutral”. È la grande sfida ambientale di Garnier, una “rivoluzione green” da completare entro il 2025. “Spesso le crisi accelerano i trend pre-esistenti, e gli eventi di questi ultimi mesi – spiega in una nota uno dei più importanti marchi della cosmesi a livello globale – ci obbligano rendere ancor più centrali le nostre decisioni che hanno un impatto ambientale, sanitario e sociale. Le aspettative dei consumatori sono mutate: in molti sono in cerca di cambiamenti radicali volti a un consumo più consapevole, con una maggiore trasparenza da parte delle marche e un genuino impegno per limitare impatto sul pianeta”.

La storia di Garnier – il marchio che fa capo a L’Oreal – è una storia di prodotti cosmetici con formule più naturali, che utilizzano ingredienti più sostenibili e provenienti dal commercio equo. “Green Beauty” è un approccio alla sostenibilità end-to-end. L’obiettivo è trasformare ogni fase della catena di valore riducendo o annullando completamente l’impatto ambientale. Un impegno che nei prossimi cinque anni porterà, spiega sempre Garnier, a eliminare completamente la plastica vergine nei packaging, risparmiando 37.000 tonnellate di plastica all’anno. Sempre entro il 2025 tutti i packaging saranno riutilizzabili, riciclabili o compostabili. Allo stesso modo l’approvvigionamento di tutti gli ingredienti di origine vegetale e rinnovabili avverrà in maniera più sostenibile: il 100% dei nuovi prodotti Garnier presenterà un profilo ambientale migliorato. Il piano “verde” di Garnier prevede anche che i siti industriali saranno totalmente “carbon neutral”, grazie all’utilizzo delle energie rinnovabili (a oggi le emissioni di CO2 dei siti industriali sono già state ridotte del 72%).

Green Beauty prevede la realizzazione di un Progress report sulla sostenibilità che offre la massima trasparenza sugli impegni del brand. Il Report illustra i progressi compiuti ad oggi, mappando il percorso che porterà la marca a conseguire gli ambiziosi obiettivi fissati per i prossimi anni in un documento che è stato redatto con il supporto di scienziati e esperti. Tutti i dati del Progress Report sono stati valutati dall’auditor esterno PricewaterhouseCooper.

La strategia Green Beauty di Garnier – che collabora con tre organizzazioni non governative, una a livello locale (Legambiente) e due internazionali (Ocean Conservancy e Plastics For Change) – è anche rappresentata dal lancio di nuovi prodotti, fra cui Garnier Bio Canapa, prodotta nel primo tubetto brevettato che integra cartone, e lo shampoo solido Garnier Ultra Dolce, zero plastica, 97% biodegradabile con un packaging 100% riciclabile. Infine nell’ambito del programma “L’Oréal for the Future”, Garnier sarà il primo brand ad implementare il sistema di completa trasparenza sull’impatto ambientale e sociale dei prodotti, permettendo ai consumatori di operare scelte più consapevoli e sostenibili. Testato in Francia sui prodotti per la cura dei capelli, questa etichettatura assegna a ogni prodotto un punteggio di sostenibilità su una scala da A ad E, dove “A” indica un prodotto “eccellente”. Il punteggio prende in considerazione 14 fattori ambientali, inclusi approvvigionamento, produzione, trasporto, utilizzo e riciclabilità. «La strategia Green Beauty trasformerà il modo in cui operiamo – spiega Adrien Koskas, Garnier global brand president -. Sviluppata con l’aiuto dei nostri partner, ricercatori e clienti, mette in evidenza una serie di obiettivi ambiziosi, accompagnati da target tangibili. Ci impegniamo a ridurre il nostro impatto sul pianeta e a introdurre innovazioni per un futuro più sostenibile. Ci vorrà del tempo, ma Green Beauty trasformerà Garnier e, speriamo, l’intero settore della bellezza».

di Achille Perego

Foto da garnier.it

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