Arte, meme, ma anche tweet e articoli di giornale. Gli NFT (Non Fungible Token) possono essere qualsiasi cosa. La loro peculiarità è quella di essere completamente unici. Ogni NFT venduto, infatti, non ha equivalenti e la tecnologia blockchain serve a tracciarne la provenienza e stabilirne la proprietà esclusiva.

Attualmente questi beni digitali vengono venduti su mercati online specializzati, e questo li rende un’opportunità di investimento redditizio, che molti brand hanno cominciato a utilizzare per fini di marketing e commerciali.

È di qualche settimana fa la notizia che Selfridges, una catena britannica di grandi magazzini, sta pensando di vendere NFT e moda digitale nel suo negozio di Oxford Street, a Londra. Il progetto prevede la collaborazione con l’artista Victor Vasarely sui disegni di Paco Rabanne e mira a combinare l’esperienza di acquisto fisica con quella digitale.

La fusione di elementi fisici e virtuali coinciderà con l’apertura di un pop-up store al cui interno si troveranno opere d’arte di Victor Vasarely e nuovi pezzi del marchio di design Paco Rabanne, ispirati al lavoro di Vasarely. Gli NFT potranno essere acquistati tramite uno schermo digitale presente in negozio, usando una carta di credito tradizionale, e includeranno versioni digitali dei primi abiti disegnati da Paco Rabanne.

Si prevede la vendita di circa 1.800 entro le prime settimane di marzo, con prezzi che variano dalle 2.000 alle 100.000 sterline. Alcuni NFT selezionati di Paco Rabanne saranno venduti in combinazione con la loro controparte fisica. I fondi raccolti andranno al Fondation Vasarely Museum di Aix-en-Provence, l’archivio dell’artista che ospita e restaura le opere.

Nel frattempo, altri marchi come Balmain, Dolce&Gabbana, Adidas e Clinique hanno iniziato a rilasciare progetti NFT sempre più complessi. Gli approcci possibili sono diversi: alcuni legano l’acquisto dei token a programmi di fidelizzazione, altri forniscono vantaggi VIP e danno accesso a beni fisici corrispondenti. Balmain ha collaborato con la palestra Dogpound per il rilascio di NFT che forniscono vantaggi esclusivi a chi acquista anche le sneakers. Adidas ha venduto NFT che danno accesso a determinati modelli di scarpe.

Secondo Jason Attard, CEO di Substance, la piattaforma NFT che ha lavorato al progetto, il pop-up store di Selfridges è progettato per rendere l’acquisto di NFT familiare come lo shopping di vestiti in negozio. La capacità di acquistare NFT con la carta di credito rende questa tecnologia più accessibile, dal momento che solitamente gli NFT sono acquistabili solo registrandosi su un sito di aste o qualche market specifico online. Si tratta, in sostanza, di un ulteriore potenziamento del modello phygital nel retail, che spingerà sempre più brand a elaborare strategie di marketing omnicanale all’interno dei negozi.

di Caterina Pucci