Neppure il tempo di annunciare la più importante operazione internazionale all’estero – l’acquisizione di Clays Ltd, storica stamperia inglese di libri in bianco e nero – e Mario Pozzoni ha messo a segno un altro colpo. Questa volta vicino a casa. Perché il gruppo di Cisano Bergamasco, dopo averci provato senza successo qualche anno fa quando partecipò alla gara indetta da Bertelsmann (e poi vinta dal fondo Bavaria) è diventato il nuovo proprietario del NIIAG di Bergamo e della Eurogravure di Treviglio.

Che i nuovi e recenti proprietari d Arti Group (la finanziaria AGH, Arti Group Holding che vede come soci la Cafin, finanziaria che fa capo a Marzio Carrara, Alessandro Bulfon, ad della stessa Arti Group e Alberto di Rubbia ad di Dirfin) che l’avevano rilevata proprio da Bavaria avessero intenzione di vendere non era un mistero. Tanto che, come riportato da Stampamedia.net, da qualche settimana giravano voci in tal senso a Bergamo e dintorni. Ma nessuno si aspettava una soluzione in tempi così brevi.

La scorsa settimana invece sarebbe stata proprio Arti Group Holding a bussare alla porta del gruppo Pozzoni per sondare la disponibilità all’eventuale acquisto di NIIAG ed Eurogravure. E dando tempi molto stretti per la risposta. Che è arrivata in senso affermativo.

Così, come si legge nel comunicato diffuso dal gruppo di Cisano Bergamasco, la controllata Elcograf ha acquisito da Arti Group Holding il 100% del capitale sociale di NIIAG (Nuovo Istituto Italiano Arti Grafiche) che a sua volta detiene il 100% di Eurogravure.

Attraverso questa nuova acquisizione, spiega sempre la nota “Elcograf consolida ancora di più la propria posizione di leader indiscusso della carta stampata, anche al di fuori del settore libro, realizzando una concentrazione di capacità produttiva che non ha alcun termine di paragone sul mercato interno e pochissimi a livello europeo”.

Con questa nuova acquisizione – per cui non sono state fornite cifre ufficiali ma fonti di mercato stimano un valore della transazione tra i 20 e i 30 milioni di euro – Elcograf infatti può contare su 8 stabilimenti con tutte le tecnologie di stampa: rotocalco, roto offset, offset a foglio e digitale. In particolare, i quattro impianti rotocalco di Eurogravure si aggiungono ai cinque di Verona e ai quattro di Melzo. Le due rotative a 80 pagine, la 48 e la 16 di NIIAG, invece, si sommano alle due 80 pagine (ex Roto 2000) di Madone dove gira anche una 48 pagine, alle due 80 pagine (che diventeranno tre con la nuova macchina ordinata dopo l’incendio che aveva distrutto sempre una 80 pagine) e la 48 di Pozzo d’Adda, alle due 80 pagine di Cinisello (ex Pizzi) e alle 64, 48 e 16 di Verona.

Con l’acquisizione di NIIAG ed Eurogravure – per cui lunedì ci sarà un primo incontro tra la nuova proprietà e i sindacati mentre il nuovo ad sarà Mario Pozzoni al posto di Bulfon – Elcograf potrà contare su ricavi per circa 290 milioni di euro (118 apportati dalle due aziende cedute da Arti Group Holding) e una forza lavoro di oltre 1500 persone che salgono a quasi 2000 contando anche la capogruppo Pozzoni spa e la controllata Adda Officine Grafiche i cui fatturati, come quelli di Clays vanno aggiunti ai 290 milioni. E proprio calcolando anche la forza lavoro della stamperia inglese (900 persone compresi gli interinali) i dipendenti complessivi del gruppo Pozzoni sfiorano adesso quota 3000.