Avevamo già parlato del docufilm “Mattia fa le scatole”, presentato in anteprima alla scorsa edizione di Print4All e proiettato in occasione del XII Convegno Nazionale ENIP-GCT delle Scuole Grafiche e Cartotecniche. Si tratta di un piccolo film che ha un grande obiettivo: sfatare i luoghi comuni sul lavoro all’interno dei reparti produttivi delle aziende di stampa e nel packaging e mostrare che dietro ogni confezione, etichetta o scatola che tocchiamo ogni giorno, c’è un mondo vivo, giovane e in evoluzione.
Prodotto da ENIP-GCT, in collaborazione con Argi, Acimga, Assografici e Assocarta e con il patrocinio della Federazione Carta e Grafica, il video porta lo spettatore dentro le aziende della filiera della stampa e del packaging, dando voce ai ragazzi e alle ragazze che ci lavorano ogni giorno. Sono loro i veri protagonisti: studenti diventati tecnici, grafici, operatori di macchine, addetti al controllo qualità. Ognuno con una storia diversa, ma con lo stesso filo conduttore: la scoperta che il lavoro in produzione può essere stimolante, creativo e pieno di futuro.
“Mattia fa le scatole” è un viaggio che attraversa l’Italia, dai laboratori grafici del Nord alle aziende cartotecniche del Centro e del Sud, raccontando con un linguaggio cinematografico fresco e diretto il valore del lavoro manifatturiero. Non c’è retorica, non ci sono slogan: solo esperienze vere. Ragazzi e ragazze che spiegano perché hanno scelto questo percorso, cosa li appassiona e cosa significa oggi lavorare in un’industria dove tecnologia, innovazione e sostenibilità vanno di pari passo.
Il film mostra ambienti luminosi, macchine digitali di ultima generazione, team giovani che collaborano in modo dinamico. È un racconto che smonta l’immagine grigia della fabbrica di un tempo e ne costruisce una nuova: quella di un luogo dove si crea, si sperimenta, si cresce. Dove ogni giorno si lavora con le mani, ma anche con la testa e dove la tecnologia non toglie umanità, ma aggiunge opportunità.
Un messaggio per i giovani e per le loro famiglie
Dietro al progetto c’è un obiettivo chiaro: riavvicinare i giovani ai mestieri della produzione. Le aziende grafiche e cartotecniche italiane, infatti, faticano a trovare nuove figure qualificate, non perché manchino i posti, ma perché manca l’interesse. Troppi ragazzi pensano che il lavoro nelle aziende di stampa e cartotecnica sia poco attrattivo, mentre la realtà è molto diversa. “Mattia fa le scatole” mostra che queste professioni offrono stabilità, retribuzioni competitive, tempo libero e reali prospettive di crescita. È un messaggio potente, che arriva direttamente da chi ci lavora: “Mi piace perché ogni giorno vedo qualcosa che ho contribuito a creare”, dice uno dei giovani protagonisti. “Non è solo un lavoro: è il piacere di costruire, di vedere il risultato, di essere parte di un processo che dà forma a un’idea.”
Nel film, la “scatola” diventa una metafora: è il simbolo di un mestiere antico che si rinnova, di una tradizione manifatturiera che abbraccia il futuro. Dentro quelle scatole non ci sono solo prodotti, ma competenze, tecnologia e creatività italiana. Sacchetti compostabili, confezioni in carta riciclata, etichette intelligenti: tutto ciò che oggi rende l’imballaggio sostenibile e innovativo nasce da mani e menti che lavorano in squadra, in un ambiente dove la sicurezza e la qualità contano tanto quanto la passione.
Un video da condividere
ENIP-GCT invita scuole, aziende e associazioni a usare il video come strumento di orientamento e recruitment, per raccontare ai ragazzi che il futuro del lavoro può trovarsi anche dove non l’avevano mai immaginato: tra le macchine da stampa, nei reparti produttivi, nei laboratori dove le idee diventano materia. È un invito a guardare con occhi nuovi l’industria grafica e cartotecnica.
“Mattia fa le scatole” | Teaser (durata 3 minuti)
“Mattia fa le scatole” | Docufilm completo (durata 15 minuti)
