+ 14,7% il fatturato dell’industria italiana delle macchine grafiche, cartotecniche e di trasformazione nel 2010 che riprende a crescere a un tasso significativo dopo la forte flessione dell’anno precedente causata dalla gravissima crisi finanziaria ed economica internazionale . L’evoluzione del settore si riflette positivamente sugli investimenti tornati ad aumentare, sulla stabilità occupazionale dopo i tagli degli anni precedenti e sulla crescita del saldo positivo della bilancia commerciale settoriale. Complice della crescita  il consistente rimbalzo delle esportazioni, aumentate del 19,7% rispetto al 2009, che hanno riportato a quota 79,1% l’incidenza dell’export sul fatturato totale. Un andamento confermato anche nel primo trimestre dell’anno con  vendite di macchine italiane nel mondo  in crescita di  quasi il  9% . “I risultati del nostro comparto ci confortano anche se dobbiamo sottolineare che  la ripresa, seppur consistente,  si attesta ancora ad un livello inferiore a quello pre-crisi”, commenta Felice Rossini, presidente di ACIMGA, l’associazione confindustriale che raggruppa i costruttori italiani del settore. “Il settore è stato tra quelli della meccanica strumentale che meglio ha fronteggiato le difficili dinamiche congiunturali. I nostri imprenditori hanno saputo mantenere quote di mercato e cogliere le  opportunità dei paesi emergenti come dimostrano i dati del nostro export.  Basti pensare che la Cina è diventato il secondo mercato di sbocco del settore, dopo gli USA”. Tutte le categorie merceologiche sono tornate a crescere. In particolare l’incremento di fatturato per le macchine da stampa e converting, come pure quello per le attrezzature relative alla prestampa, sono stati tali da permettere di riguadagnare interamente il terreno perduto l’anno precedente, mentre parziale è stato il recupero per le macchine per legatoria e cartotecnica. La ripresa ha determinato anche un recupero del tasso di utilizzo degli impianti: la capacità produttiva utilizzata è tornata su un livello di poco inferiore a quello registrato prima della crisi (87%). Negativo rimane invece l’andamento delle consegne dei produttori italiani sul mercato interno (-1%) nonostante la crescita della domanda domestica (+4,9%). Ne beneficiano le importazioni che hanno ripreso ad aumentare (+9,3%) dopo le drastiche contrazioni subite negli ultimi anni. Conseguentemente il grado di penetrazione delle macchine estere sul mercato italiano è aumentato leggermente attestandosi a 59,6% e recuperando così qualche punto percentuale perso negli anni precedenti. Per quanto riguarda il 2011, le attese sono positive. Considerati gli ordini acquisiti finora, il trend rilevato nell’ultima parte del 2010 dovrebbe caratterizzare anche i primi mesi del 2011. Sull’anno in corso pesano però le incertezze legate all’accelerazione dei prezzi delle materie prime provocata dalla crescente domanda proveniente dalle economie emergenti e recentemente acuita dalle tensioni politiche nel mondo arabo.