Perché in una nazione dove i costrutturi di macchine sono numeri uno al mondo (se la vedono alla pari con la Germania) la fiera di riferimento non rispecchia questa posizione?
Partendo da questa domanda provocatoria i vertici di Ucima e di Fiera Milano hanno aperto la conferenza stampa nella quale hanno comunicato il nuovo assetto di Ipack-Ima.
Fiera Milano che aveva acquisito lo scorso luglio da Centrexpo il controllo di Ipack-Ima per 2,5 milioni di euro, il 3 novembre ha siglato un accordo con la associazione dei costruttori di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio – UCIMA – che prevede la cessione a quest’ultima del 51% delle quote.
“Dopo anni di divorrzio – ha detto Giuseppe Lesce, presidente di UCIMA – si rinsalda il rapporto tra i costruttori di macchine per l’imballaggio e gli organizzatori della manifestazione fieristica. Obbiettivo: far guadagnare ad Ipack-Ima quel respiro internazionale che sino ad oggi non è riuscita ad avere perché i grandi costruttori del settore disertavano l’esposizione”.
“L’ingresso della nostra Associazione nella comproprietà e nella cogestione di Ipack-Ima Srl – ha proseguito Lesce – riporterà l’Italia al centro del panorama fieristico internazionale e offrirà finalmente alle aziende del nostro settore una piattaforma fieristica in Italia che sia almeno pari alla loro leadership internazionale”.
“Ipack-Ima già dalla prossima edizione del 2018 – gli fa eco il presidente della nuova società e vice-presidente di Ucima, Riccardo Cavanna – potrà infatti beneficiare della rete di relazioni internazionali che la nostra Associazione ha costruito negli ultimi anni e del supporto progettuale e operativo che le stesse aziende ci forniranno per realizzare una manifestazione che risponda alle loro esigenze commerciali e soddisfi le richieste della loro clientela internazionale”.
“Dopo anni di assenza sono sicuro che anche le grandi aziende italiane del settore torneranno ad esporre a Ipack-Ima – aggiunge Andrea Malagoli, consigliere delegato di IMA Spa – per presentare in fiera le loro ultime innovazioni tecnologiche e accogliere a Milano i più importanti clienti internazionali”.
“Dal 2018 – conclude il presidente Lesce – non saremo più solamente ospiti presso fiere all’estero ma potremo mostrare con orgoglio le nostre tecnologie made in Italy a casa nostra ospitando anche i nostri competitor internazionali”.
Nell’ultima edizione, a maggio 2015, Ipack-Ima insieme con le sue mostre verticali Meat-Tech e Dairytech, ha radunato in Fiera Milano 1.371 espositori (34% esteri) in sei padiglioni, con circa 80.000 visitatori (79.667 di cui il 28% provenienti da 131 Paesi).