Nel contesto del Global Business Experience Program Georgetown University McDonough School of Business, Sitma è stata invitata a presentare una proposta di progetto da realizzare grazie al supporto e alla consulenza di un team di studenti della classe Flex MBA 2022. Sitma, da sempre riconosciuta per le numerose attività di ricerca e collaborazione con diversi enti universitari, ha individuato il tema del business project.

Scopo del progetto è sviluppare una metodologia per l’analisi e il contenimento di consumi ed emissioni di CO2 derivante dai processi di confezionamento automatico delle linee Sitma con un focus specifico sulle soluzioni e-commerce per poi definire una strategia di go-to-market. È il primo passo verso lo sviluppo di tool con una forte valenza etica e commerciale, in grado di rappresentare un valore aggiunto per i clienti del settore della logistica e del packaging.

Sitma è da sempre attenta al tema della sostenibilità ed è stata una guida nello studio di soluzioni in grado di ridurre l’impatto derivante dall’uso delle proprie macchine sull’ambiente, l’azienda ha però voluto fare un passo successivo, cercando strumenti in grado di fornire dati e valori oggettivi. Ecco da dove nasce la partnership con la Georgetown University: l’ateneo statunitense, tra i più prestigiosi del mondo, esprime infatti competenze specifiche nel settore, e ha messo a disposizione un team di studenti, con un mix di competenze ed esperienze ampie e diverse, che hanno fatto del progetto il loro business case dell’MBA. 

Dopo un primo periodo di condivisione di idee e informazioni a partire da gennaio 2022, Sitma ha visto lo strumento prendere forma. Il team della Georgetown University ha sviluppato complesse simulazioni di diversi scenari, studiando come riparametrare e riconfigurare le macchine a seconda delle diverse condizioni produttive e dei materiali per il confezionamento impiegati, completando un percorso già intrapreso da Sitma.

Il progetto si è concluso lo scorso 10 marzo quando il team della Georgetown durante il suo viaggiato in Italia di fine percorso ha fatto visita alla sede dell’azienda per presentare i risultati del progetto. Oltre a un sistema intelligente per il riconoscimento ed il tracking del materiale utilizzato sulle macchine automatiche per il packaging, Sitma ha pensato di creare una sinergia con un software dedicato con lo scopo di mappare il processo di confezionamento per consentire poi di limitare i consumi energetici così come gli impatti ambientali. Lo studio si è basato sull’implementazione di un tool in grado raccogliere ed analizzare i dati in maniera quanto più possibile precisa ed oggettiva, andando a toccare anche le fasi preliminari e successive al confezionamento, valutando per esempio il fine vita dell’insieme packaging/prodotto.

Il progetto con la Georgetown University rappresenta il primo passo verso lo sviluppo di sistemi sempre più precisi per valutare l’impatto non soltanto di singoli processi, ma della filiera nel suo complesso. Il valore aggiunto, risiede nell’opportunità di differenziare la sostenibilità e di fornire non solo dati in valore assoluto ma anche comparativi rispetto a soluzioni più inquinanti e/o impattanti. Questo non ha soltanto ripercussioni benefiche sull’ambiente, ma rappresenta uno strumento commerciale importante, in quanto va in risposta ai desiderata del mercato e del consumatore finale.