Dati e risultati evidenziano un’accelerazione su innovazione”, “digitalizzazione” e “sostenibilità”

di Francesca Sassoli

Son finiti i tempi nei quali le parole “innovazione”, “digitalizzazione” e “sostenibilità” erano solo parole. Dati e risultati evidenziano un’accelerazione su tutti e tre i fronti. Secondo la nuova edizione dell’International Innovation Barometer di Ayming – multinazionale di consulenza a supporto delle aziende che investono in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità – il 99% delle aziende sta innovando, il 97% ha un budget definito per l’innovazione e l’89% ha team dedicati all’innovazione.Lo studio, fondato su oltre mille interviste a CFO, CEO, R&S director e imprenditori di 17 Paesi – dal Nord America all’Asia, passando per l’Europa – rivela che l’innovazione è stata classificata come la seconda priorità, citata dal 38% degli intervistati, seconda solo all’efficienza operativa, al 40%. Il 55% delle aziende spende tra il 6 e il 10% dei ricavi per l’innovazione, con una spesa media del 6,4%. Questo dato riflette un aumento significativo rispetto al 2021 e al 2022, quando solo il 16% delle organizzazioni dichiarava di spendere più del 3% del proprio fatturato in R&S.

 

Cosa succede in Italia?

Nel nostro Paese si assiste a un cambio di passo che porterà a una più diffusa e capillare digitalizzazione, a partire dalla Pubblica Amministrazione: il PNRR ha destinato alla digitalizzazione dei servizi rivolti ai cittadini circa 48 miliardi di euro. Per quanto riguarda il settore privato, la maturità digitale delle aziende sta migliorando progressivamente. Secondo il risultato di un test proposto dal Politecnico di Milano a micro, piccole e medio-grandi imprese – e presentato nel luglio scorso alla Digital Innovation Hub di Confindustria – su una scala da 1 a 5, le imprese italiane toccano quasi la media del 3. Il grado di digitalizzazione, precisa lo studio, aumenta con il crescere delle dimensioni dell’impresa. Più l’azienda è piccola, maggiore sarà la lentezza del processo innovativo. I settori più avanzati? Trasporti e logistica, ICT e servizi digitali, meccatronica e metalmeccanica. Tra gli ostacoli al processo di trasformazione digitale ci sono, ai primi posti, la mancanza di competenze interne (43%), il costo degli investimenti (42%) e la cultura aziendale (29%).

 

Rendere il business model più sostenibile

“In merito alla questione di cultura aziendale c’è ancora molto da lavorare” commenta Ilaria Cairo, Innovation Team Leader e Digital Ambassador di Ayming Italia Srl SB. “Le aziende sono organismi complessi, spesso ancora con una forte impronta familiare. Se l’imprenditore alla guida dell’organizzazione ha una visione orientata all’innovazione, è più facile supportarlo in questo cambio di paradigma, altrimenti è più complesso ed è necessario illustrare tutti i vantaggi che sottendono la trasformazione digitale”.  Scegliere di avviare questo processo spesso equivale ad accelerare anche il percorso verso un Business Model più sostenibile: “Digitalizzare significa, ad esempio, smaterializzare i documenti, ottimizzare la logistica, efficientare i consumi energetici, tutti passi che conducono a una gestione più green dell’impresa nel suo complesso” sottolinea Cairo. “Se proseguiamo la lista dei motivi ostativi alla trasformazione digitale riportati nell’analisi condotta dal Politecnico, troviamo la conoscenza del mercato (24%), la scarsa propensione della filiera a integrarsi (18%) e l’individuazione di partner esterni (18%)”.

 

Il servizio full digital di Ayming

“Per rispondere a questa esigenza e diventare i partner strategici ottimali per le imprese italiane, abbiamo attivato un servizio full digital per i nostri servizi inerenti alla finanza agevolata. Dalla richiesta e gestione del Credito d’Imposta R&S, Innovazione Tecnologica e Design, al Credito d’Imposta beni strumentali 4.0, passando dal Patent Box all’accesso ai fondi strutturali dei bandi regionali, nazionali ed europei, tutte le pratiche sono gestite tramite piattaforme digitali. In questo modo interfacciarsi diventa infinitamente più efficace e l’aggiornamento può essere in tempo reale”.

 

I vantaggi di digitalizzare l’esperienza cliente-fornitore

Quali sono i vantaggi di tool che rendono del tutto digitale l’esperienza cliente-fornitore?

“In un’epoca di grande accelerazione delle comunicazioni, degli scambi frenetici di informazioni attraverso svariati canali, online, in cloud, con le APP, il rischio è quello di perdere i contenuti essenziali” spiega Ilaria Cairo. “Quante mail riceviamo al giorno? Messaggi su Teams, sui social professionali, sullo smartphone intasano le nostre giornate. La nostra versione full digital si è focalizzata sul miglioramento delle performance, grazie a una piattaforma che consente al cliente di dialogare con noi in modo intuitivo e immediato: è possibile consultare una dashboard personalizzata con i dati aggiornati e una panoramica esaustiva delle misure agevolative in tempo reale, è possibile caricare in maniera semplice e sicura la documentazione necessaria per accedere a contributi e finanziamenti, monitorare costantemente lo stato delle richieste di incentivi, ricevendo aggiornamenti tempestivi per mantenere il controllo della situazione e non perdere opportunità cruciali in questo complesso momento storico”.