Sessantamila tonnellate di carta all’anno, circa 30 mila giornali prodotti in un’ora, 160 mila Corriere della sera e circa 100 mila Gazzetta dello sport in una notte. Sono solo alcuni dei numeri del centro di produzione Rcs di Pessano con Bornago (nella foto sotto), un piccolo Comune a meno di venti chilometri a nord-est di Milano. È fra le mura di questo stabilimento che ogni giorno vengono stampati i quotidiani della casa editrice fondata agli inizi del Novecento da Angelo Rizzoli (l’azienda venne registrata nel 1911 con il nome A. Rizzoli & C.) e diventata gruppo editoriale col nome di Rizzoli-Corriere della Sera nel corso degli anni.

Lo stabilimento di Pessano è stato costruito alla fine degli anni Ottanta; le macchine da stampa vennero trasferite dalla sede di via Solferino a Milano (dove rimase e si trova tutt’ora la redazione del Corriere della sera) e da allora realizza all’incirca la metà della produzione italiana dei quotidiani del gruppo editoriale (che in Italia conta in tutto sei poli, dei quali due di proprietà di Rcs). Oltre al Corriere e alla Gazzetta (e ai loro inserti e dorsi) vengono stampati in tirature più basse anche il Messaggero e il Manifesto.

Si stampa su carta riciclata bianca o rosa da 42 gr, che diventano i 48 della carta “migliorata” (più spessa, più bianca) di alcuni inserti settimanali come l’Economia o la Lettura. Le bobine arrivano dall’estero, da Paesi come Scandinavia e Spagna. «La carta rosa per la Gazzetta non è facile da trovare: le cartiere, per poterla tingere, devono interrompere la loro ordinaria produzione di carta bianca perché le macchine si sporcano di rosa e poi devono spendere altro tempo perché tornino a essere pulite e pronte per il lavoro quotidiano», spiega Paolo Tedesco, responsabile delle tecnologie Rcs quotidiani, che ha fatto da Cicerone per il Poligrafico negli immensi spazi dello stabilimento di Pessano (a questo link il video). Un colore, il rosa, che accompagna il giornale sportivo dal 2 gennaio 1899: secondo quanto racconta la stessa Gazzetta, venne scelto «pare per motivi economici, anche se la versione ufficiale racconta di una scelta fatta dai lettori in una delle primissime indagini di mercato. La stampa su quel colore era comunque meno cara di quanto sarebbe servito per sbiancare la carta».

​Nello stabilimento di Pessano sono presenti e in funzione sei rotative KBA Commander (nella foto), delle quali quattro a 96 pagine, una da 80 e una da 64 pagine di formato 350×500 mm (ridotta a 350×470) per il Corriere della sera e da 310×450 mm per la Gazzetta, che stampano tutte contro fibra. Per ogni rotativa sono impiegati cinque lavoratori; il personale del centro di produzione di Pessano lavora sostanzialmente su due turni che cominciano alle 20 o alle 23. È solo a partire dalla mezzanotte, però, che il rumore delle macchine satura l’aria e che si stendono parole e immagini su metri di carta.

Ulteriori informazioni tecniche sulle rotative dello stabilimento Rcs di Pessano sul prossimo numero del Poligrafico