Komori Corporation ha annunciato oggi, 7 febbraio, di aver firmato un accordo (un “basic agreement”) con MBO Group, una società globale con sede in Germania specializzata nella produzione e vendita di attrezzature post-stampa, per l’acquisizione del 100% delle quote dell’azienda con l’obiettivo di renderla una controllata Komori. Le informazioni, si legge in una nota, sono state divulgate volontariamente da Komori – che afferma di non voler rendere noto il valore dell’acquisizione – in quanto non rientranti nello stock di Tokyo dove la società è quotata. Il trasferimento delle quote (e con esso l’ufficialità dell’operazione che è soggetta a valutazione da parte delle autorità competenti) sarebbe previsto per il 1° aprile 2020: “l’impatto sui risultati operativi consolidati di Komori per l’esercizio finanziario chiuso al 31 marzo 2020 è trascurabile”, prosegue la nota.

Il precedente

Komori non è la prima azienda che prova a inglobare MBO Group. Nei mesi scorsi ci ha tentato Heidelberger Druckmaschinen AG: annunciata nell’ottobre del 2018, l’acquisizione è stata bloccata lo scorso maggio dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato tedesco, il German Federal Cartel Office (Bundeskartellamt), perché “con l’acquisizione del gruppo MBO, il leader del mercato Heidelberg si sarebbe impadronito del suo principale concorrente”, ostacolando “in modo significativo la concorrenza sul mercato a scapito dei clienti”, si leggeva nella sentenza.

Integrazione

Un passaggio del comunicato stampa di Komori sembra dare risposta al dubbio che l’esito del precedente tentativo di acquisizione possa replicarsi: “Le operazioni del gruppo MBO non si sovrappongono a quelle intraprese da Komori”, anticipa la società giapponese nella nota, che prosegue: “Con la partecipazione nel gruppo MBO, Komori si aspetta essere in grado di commercializzare prodotti unici che supporteranno la sua attività PESP (Print Engineering Service Provider, un programma di sviluppo di Komori di nuovi prodotti rispondenti alle esigenze emergenti del mercato, ndr). In particolare, l’inclusione delle suddette operazioni nel portafoglio commerciale di Komori aiuterà la società a introdurre soluzioni post-stampa per la stampa commerciale, un nuovo campo per l’azienda”. In abbinamento alle sue soluzioni IoT, la casa giapponese sarebbe dunque in grado di fornire sistemi di produzione senza interruzioni fino al post-stampa: “In breve, Komori ritiene che entrambe le società siano nella giusta posizione per integrarsi l’una nell’altra”, si legge nella nota. 

Una relazione nata nel 2018

La relazione fra Komori e MBO Group non nasce oggi, ma ha le sue radici nel 2018 quando la società giapponese riuscì ad acquisire i diritti per la commercializzazione in esclusiva in Giappone dei sistemi di piega dell’azienda tedesca. La volontà di inglobare la MBO risponde al processo di trasformazione aziendale che Komori sta portando avanti, come comunica l’azienda stessa, che comprende un ampliamento della gamma di soluzioni presenti in portfolio grazie alla commercializzazione di soluzioni come tagliacarte, fustellatrici e altre attrezzature post stampa.

MBO Group nasce nel 1965 in Germania come produttore di piegatrici, ampliando nel corso degli anni le sue quote di mercato in Europa, negli Stati Uniti e altrove. Oggi il gruppo conta su due sedi in Germania, una in Portogallo, gestisce filiali locali negli Stati Uniti, in Francia e in Cina mantenendo al contempo collaborazione con una varietà di partner commerciali nei paesi di tutto il mondo. Negli ultimi tempi MBO Group ha investito anche nella progettazione e produzione di robot e cobot di produzione.

 

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