Intergraf, l’associazione di stampa europea, ha definito l’Ecolabel per i prodotti stampati “costosa e impegnativa dal punto di vista amministrativo” e ha richiesto di modificare la modalità con cui viene applicata ai prodotti stampati. Ecolabel è una certificazione volontaria europea creata nel 1992 per l’industria manifatturiera ma dallo scorso agosto, dopo otto anni di negoziazioni, è stata estesa ai prodotti stampati che, rispettando una serie di criteri, potranno dunque fregiarsi di questa prestigiosa etichetta ambientale che ne attesti il reale e tangibile basso impatto ambientale. Per ottenere la certificazione i prodotti devono essere stampati su carta che a sua volta sia stata certificata Ecolabel e, inoltre, devono rispondere ad altri requisiti che riguardano l’intero ciclo di vita del prodotto e che interessano, ad esempio, i prodotti di consumo utilizzati, la riciclabilità, le emissioni, la gestione dei rifiuti e l’impiego dell’energia. I criteri di “idoneità” sono stati criticati per la loro complessità dalle piccole aziende e da Intergraf, che si è dichiarata scettica a proposito della nascita di “un’altra etichetta per gli stampatori”, in quanto i prodotti stampati sono più complessi rispetto ad altri tipi di prodotti che riportano il marchio Ecolabel. Beatrice Klose, segretaria generale di Intergraf, ha dichiarato: “Gli stampatori europei intendono dimostrare il loro impegno nel salvaguardare l’ambiente, tuttavia l’eccellenza non dovrebbe significare inaccessibilità. L’eccellenza legata a Eurolabel non dovrebbe comportare costi troppo elevati o eccessive complicazioni amministrative. I prodotti stampati vengono spesso creati dal cliente a livello di design e quindi un ordine può essere diverso dall’altro.” La Commissione Europea ha pubblicato un manuale utenti per le società e gli “organi competenti”, come la Defra in Gran Bretagna, che sono incaricati di monitorare l’implementazione dell’Ecolabel per i prodotti stampati a livello nazionale. Intergraf ha collaborato allo sviluppo del manuale, “al fine di facilitare l’adozione della certificazione da parte degli stampatori”.