Un incendio di vaste proporzioni ha interessato all’alba dello scorso 1° luglio lo stabilimento delle Industrie Grafiche Giunti, in via Ghisleri, a Iolo. Il giorno dopo si sono contati i danni. «Che sono molto rilevanti – ha spiegato l’ad del gruppo Martino Montanarini – ma che non riusciremo a quantificare fino a quando non ci sarà consentito di entrare nei locali andati a fuoco».

 

L’incendio – partito dal magazzino inchiostri, liquidi altamente infiammabili – si è esteso e ha coinvolto il locale nel quale era conservato l’archivio storico della casa editrice. «Ed è questo – spiega l’ad – il danno maggiore. Si tratta di 50-60mila metri di pellicole di grandi dimensioni sulle quali era conservata la produzione storica della Giunti a partire dagli anni Cinquanta. Purtroppo – prosegue – si tratta di materiale delicatissimo e molto sensibile al calore: anche se trovassimo lastre non bruciate ma deformate non sarebbero più, comunque, utilizzabili. Inoltre è stata compromessa anche una parte dei semilavorati, nella sezione nella quale stavano lavorando i dipendenti, annerita da fuliggine e poi bagnata dall’acqua che i vigili del fu0co hanno utilizzato per domare le fiamme».

E’ certamente ancora presto per dare cifre, ma tra strutture, macchinari e archivio, si parla di numeri a sei zeri. Le operazioni di spegnimento sono terminate venerdì sera, ma i locali sono ancora off limits in attesa degli accertamenti della squadra che dovrà accertare l’origine dell’incendio (si parla di corto circuito ma nemmeno questo è sicuro) e gli uomini che invece hanno il compito di mettere in sicurezze le strutture. «Siamo soddisfatti che le misure antincendio abbiamo funzionato garantendo la sicurezza dei dipendenti che operavano dentro la sezione – prosegue Montanarini – Tutti, per fortuna, sono usciti indenni».

Ora però, secondo l’ad, c’è bisogno di fare presto. «Certo, i danni sono tanti, ma non ci saranno conseguenze per il gruppo né per i progetti di espansione su Prato che proseguiranno. Ciò che semmai ci preoccupa è poter riprendere la produzione il prima possibile: è un periodo di grande lavoro perché sono in stampa i libri scolastici. Ci stiamo organizzando per affidare a terzi il lavoro ma non è semplice». Montanarini ha parlato l’altro giorno con il sindaco Matteo Biffoni che si è messo a disposizione: «Per la parte che ci compete, valutazioni o sopralluoghi – ha garantito Biffoni – saremo immediatamente operativi non appena ci verrà chiesto».