Fa bene allo spirito. Fa decisamente bene allo spirito partecipare ad eventi come quello magnificamente organizzato dalla famiglia Lonardi di Marano di Valpolicella, nella culla dei grandi vini rossi veronesi, tenutosi lo scorso venerdì 5 giugno, in quella che possiamo considerare la prima vera giornata d’estate, dal sole splendente e il cielo terso fra le dolci colline della pedemontana della Lessinia. Quattro fratelli che hanno avviato l’azienda esattamente trent’anni or sono e che hanno già inserito, fattivamente e proficuamente, la seconda generazione al comando dell’impresa. Un’azienda che in questi ultimi difficili anni per il settore ha saputo evolvere e diversificare ma soprattutto crescere costantemente sia in termini di mercato che di competenza.

L’ultimo delicato passaggio è l’arrivo di “Alice”, così è stata battezzata la Komori Lithrone H-UV in configurazione speciale, scelta per riposizionare decisamente l’azienda nel segmento del 70×100 a foglio. “L’avvento degli online printer, il proliferare dell’offerta di macchine lunghe e il mutamento della domanda negli ultimi anni ha penalizzato questo segmento di mercato che per noi stava progressivamente perdendo quota”, ci spiega Andrea Lonardi, alla direzione tecnica dell’azienda, “così abbiamo sentito la necessità di riposizionare il nostro modello d’offerta sfruttando le competenze tecniche maturate in questi anni in seno alle nobilitazioni”.

Del resto è bastato l’interessantissimo tour dell’azienda per capire quanti e quali sono le competenze maturate: dalle stupende tre platine tipografiche perfettamente funzionanti e operative con le quali realizzano splendide etichette vino ma anche prestigiosissimi inviti e biglietti da visita in “letterpress”, come amano definire i designer, alle offset con cold foil, vernici acriliche e ora, proprio grazie ad Alice, si aggiunge anche l’H-UV di Komori, per passare poi al ventaglio di soluzioni disponibili sulle rotative da bobina a banda stretta che offrono praticamente tutti i sistemi di stampa, dalla tipografica alla serigrafica all’offset alla lamina a caldo fino, ovviamente, al digitale, per le micro tirature o il dato variabile. In produzione si stavano eseguendo, proprio durante la visita, tirature fra le 500 e le 5.000 copie in dodici diverse referenze per una stessa cantina e a fianco 15 milioni di etichette tecniche da realizzare in tempi strettissimi per far fronte a un repentino cambio di normativa.

“Una configurazione unica in Europa per Komori”, aggiunge Sebastiano, figlio di Andrea, come lui impegnato nella direzione tecnica: stessa passione e stesso piglio. “La decisione di aggiungere un ulteriore gruppo offset dopo il gruppo spalmatore è una chiara manifestazione d’intenti rispetto alla qualità delle finiture che intendiamo proporre. Personalmente non amo il drip off e l’effetto buccia d’arancio che in questi anni si è molto spinto. La qualità di contrasto lucido opaco che noi riusciamo a ottenere non ha paragoni. Settori come la cosmesi, un certo tipo di moda e l’automotive sono avidi di proposte di questo tipo, senza pensare al nostro settore storico, quello dell’etichetta”. 
Ma limitare le considerazioni alle sole etichette sarebbe sbagliato. “In effetti sarebbe quanto meno riduttivo!” conclude Anna Lonardi, sorella di Sebastiano, responsabile dell’area marketing, che in Grafical significa sostanzialmente materiali, soluzioni, ricerca e sviluppo e soprattutto una competente assistenza tecnica alle vendite. Nel bel mezzo di una felicissima maternità, Anna non ha voluto mancare a un evento da lei fortemente voluto e spinto: “Sentivamo il bisogno di condividere il percorso che stiamo facendo con i nostri clienti e con le agenzie del territorio. Oggi la comunicazione deve essere polisensoriale e multicanale e la comunicazione stampata non può essere da meno. I nostri clienti ci chiedono strumenti di comunicazione attrattivi, parlanti, per tutte le occasioni di incontro con il loro cliente finale. Ecco perché ci proponiamo per l’etichetta ma anche e soprattutto per il packaging, per il catalogo commerciale come per il materiale da punto vendita. Siamo in grado di declinare l’immagine del cliente in tutte le forme che il suo mercato e il suo sistema distributivo richiedono”.

Un evento e un’occasione dal risultato a dir poco lusinghiero, e non solo in termini di partecipazione, come dimostrano i quasi 200 partecipanti giunti in Valpolicella nel pomeriggio di venerdì e rimasti fino a tarda sera, ma anche per le entusiastiche impressioni raccolte a caldo, comprese quelle di alcuni colleghi concorrenti, giunti un po’ da tutto il Nord Italia, su invito di Komori e di Fedrigoni. E da parte nostra dobbiamo assolutamente allinearci al coro. La coreografia curata dai designer interni di Grafical è stata degna delle aspettative create nella scelta del nome della macchina presentata: ci siamo trovati effettivamente immersi nel mondo delle meraviglie. La macchina, collocata nello stabilimento delle macchine piane, era completamente circondata di uno stupendo prato verde (300 metri quadrati di vera e curata erba naturale) dalla quale spuntavano fiori e figure fantastiche. Un maxi schermo su cui si è presentata una suggestiva clip di focalizzazione dei temi: risparmio energetico, sostenibilità, flessibilità, diversificazione. Giusto lo spazio per un commosso saluto della famiglia Lonardi, un compiaciuto omaggio di Akiro Komori, presidente EMEA di Komori International, e di Silvano Bianchi, amministratore delegato di Komori Italia, e poi via alle dimostrazioni presentando i mille colori delle carte e cartoncino Fedrigoni, giusto per rendere l’ambiente ancor più colorato e ricco. Bravi. Tutti davvero bravi.

Fiducia, entusiasmo, buon senso e buon gusto ma soprattutto tanta voglia di fare. Un’ottima ricetta.