Il numero 215 de Il Poligrafico è sfogliabile in versione digitale.
Per questo numero della rivista, dedicato alle azioni che il mondo del printing sta intraprendendo per aderire ai criteri ESG – Environmental, Social e Governance –, abbiamo scelto il corrispettivo cinematografico del film ‘Into The Wild’. Una pellicola drammatica in cui un uomo solo si confronta con una crudele natura selvaggia. L’idea era di enfatizzare l’urgenza anche per il nostro settore di un tema come quello della sostenibilità, in senso allargato, e della lotta contro il tempo che l’intero genere umano, con livelli diversi di consapevolezza e impegno, si trova ad affrontare per salvare il nostro Pianeta.
Mano a mano che la scaletta di articoli prendeva forma, mi rendevo conto dell’ampiezza e della profondità raggiunte da questo tema: seppur con una varietà di specificità, con approcci e manifestazioni differenti, tutto sembra convergere. Qualsiasi argomento decidessimo di affrontare, esplicitamente o tra le righe, i criteri ESG si delineavano come comune denominatore degli intenti e, sempre più frequentemente, delle azioni anche degli stakeholder della filiera del printing. Così accanto ai temi “istituzionali” inclusi in un ampio speciale che abbraccia tutti gli aspetti della sostenibilità (start-up e ESG, UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere, etichettatura ambientale degli imballaggi, R.E.N.T.Ri., Ecovadis, il Rapporto IPPC…), questi valori emergevano anche nel corso di interviste relative ad articoli con temi differenti.
Nel realizzare la case history dell’installazione di una nuova macchina da stampa ho scoperto che l’azienda protagonista dell’articolo ha iniziato a fare investimenti nei pannelli fotovoltaici sin dal 2011, arrivando oggi a coprire il 70% del proprio fabbisogno con la produzione di energia da fonti rinnovabili. Confrontandomi con la titolare di un importante fornitore di servizi di stampa per la stesura di una rubrica, ho realizzato che nella sua azienda, come in molte altre a gestione familiare, il benessere dei dipendenti è un valore fondante a cui la proprietà dedica un importante coinvolgimento personale. Durante un evento a cui ho partecipato in questi giorni uno dei relatori, parlando del proprio business a una platea di giovani, ha rivelato il suo impegno nel promuovere prodotti riciclabili e la relativa cultura “green”, a costo di competere con i prezzi più bassi di un’analoga offerta non eco-sostenibile proposta dalla concorrenza. Strade non facili da intraprendere per piccole o medie realtà italiane appesantite da una burocrazia imperante e da una situazione economica critica. Evidentemente le strategie di sviluppo basate sulla mera crescita di fatturato non sono più considerate l’unica strada percorribile per una prospettiva di futuro non solo del business, ma anche di valore e di qualità della vita.