Cepi, Intergraf e la Federazione degli editori europei  presentano al Parlamento Europeo una dichiarazione sui vantaggi del libro stampato 

I libri stampati sono parte essenziale di uno sviluppo equilibrato degli individui sia nella fase di apprendimento scolastico sia nella vita. In quanto veicoli di conoscenza durevoli garantiscono la parità di accesso alle informazioni e all’intrattenimento, anche a chi non ha la possibilità di accedere ai contenuti digitali o desidera prendersi il privilegio di disconnettersi. Ma non solo: i libri in carta sono in grado di abbattere le barriere del digital divide incoraggiando la comunicazione intergenerazionale; rappresentano il media migliore per la lettura di testi lunghi in quanto agevolano la comprensione dei contenuti rispetto ai supporti digitali e non ultimo sono sostenibili.

Anche dal punto di vista della catena del valore e del peso economico, le librerie fisiche e le biblioteche rimangono importanti centri di cultura. Per proteggere, promuovere e diffondere l’amore per la lettura e per celebrare il ruolo che il libro stampato ricopre nella nostra società, Cepi (Confederazione delle industrie cartarie europee), Intergraf e la Federazione degli editori europei hanno redatto una dichiarazione congiunta intitolata “Books drive Europe’s knowledge economy” – “I libri come motore dell’economia della conoscenza in Europa” che hanno presentato al Parlamento europeo lo scorso 21 marzo. Il documento presenta i numerosi vantaggi offerti dai libri stampati.

Accogliamo con favore l’opportunità di lanciare questa dichiarazione congiunta al Parlamento europeo”, ha affermato Beatrice Klose, Segretario Generale di Intergraf. “Le prove a favore dei libri stampati sono schiaccianti. Trovo indispensabile che i deputati ne siano consapevoli in modo che possano garantire la disponibilità del giusto mix di materiali di lettura cartacei e digitali a tutta la nostra società”.A supporto di questa affermazione è intervenuta Anne Bergman-Tahon, direttrice della FEP che ha dichiarato: “La FEP plaude all’iniziativa di Tomasz Frankowski (MEP)per un parere d’iniziativa sul futuro del settore librario europeo. La missione principale degli editori è quella di pubblicare libri nei formati che meglio si adattano alle esigenze e alle preferenze dei propri lettori. Stampa, digitale e audio: per soddisfare questa vasta gamma di requisiti ed è essenziale riconoscere i vantaggi specifici di ciascuno formato.”

“Chi avrebbe mai pensato che, con l’avvento di una società digitale, i libri sarebbero diventati così centrali per la nostra salute mentale e il nostro rapporto con la conoscenza?” , sostiene Jori Ringman, direttore generale di Cepi ribadendo che il libro stampato consente di imparare mentre siamo “disconnessi” ponendosi più che mai “un prodotto del futuro, non del passato”.

In sintesi la dichiarazione chiede alle autorità europee e nazionali di:

  • Celebrare il ruolo della lettura e dei libri nel campo della cultura e dell’istruzione;
  • Riconoscere i comprovati vantaggi dei libri nello sviluppo del pensiero critico;
  • Sostenere le librerie per l’importante ruolo che svolgono nelle comunità locali;
  • Promuovere il valore dei libri stampati come strumenti di inclusione e il loro ruolo nella protezione di persone con scarso accesso agli strumenti digitali per motivi di età, disabilità e possibilità;
  • Impegnarsi per garantire il giusto mix di media digitali e stampati nei settori dell’intrattenimento e dell’istruzione, riconoscendo i vantaggi della stampa per la comprensione e l’apprendimento;
  • Sostenere ulteriori ricerche indipendenti che misurino gli effetti della digitalizzazione sulla lettura e sullo sviluppo di altre competenze.