4 giorni di fiera, 100 espositori, 6500 visitatori e 14 mila opportunità di contatto, questi i numeri della manifestazione che tornerà nel 2025

Il nostro lavoro di inviati speciali agli Hunkeler Innovationdays 2023, che si sono svolti a Lucerna dal 27 gennaio al 2 marzo,  prosegue con la fase di reporting a evento concluso. In qualità di unici media partner italiani della manifestazione abbiamo l’onore di tradurre nella nostra lingua le informazioni raccolte e di riportare le sensazioni relativamente ai trend e all’umore del nostro mercato trapelati da questo appuntamento internazionale. All’inizio del quarto e ultimo giorno sono emersi i primi numeri dell’affluenza che vedevano un numero pari a 6500 visitatori, con una permanenza media di due giorni che si sono tradotti in 14 mila opportunità di contatto. Dati che nei prossimi giorni saranno aggiornati e che confermano l’interesse da parte di un’ampia platea di operatori del settore, qualificati e motivati ad approfondire i temi proposti dagli organizzatori. Abbiamo notato una folta partecipazione da parte degli italiani e di professionisti dai diversi paesi europei, compresi quelli dell’est, ma anche un pubblico proveniente da Su Africa, da Paesi mediterranei, da USA, Canada e Asia con delegazioni di giapponesi e non solo.

In tutti i quattro giorni di fiera abbiamo respirato un’aria frizzante e l’atmosfera unica e piacevole di un format vincente, quello che vuole schierare democraticamente le macchine dei vari vendor – in tutto 100 espositori – senza sovrastrutture e senza barriere. I grandi player erano lì nel mitico padiglione 2, HP, Canon, Xerox, Kodak, Screen e Xeikon. Da un lato la stampa digitale con al centro le linee dei padroni di casa Hunkeler, dall’altro lato della stessa hall i big del finishing: con Muller Martini, Heidelberg, Meccanotecnica, Kern, Horizon, Ecosystem, Kern, Bowe Systec, Muller e Blue Crest. Lo spirito è stato come di consueto quello della collaborazione, del lavorare insieme per fare crescere un mercato che appartiene a tutti noi, non senza una sana competizione che si gioca a colpi di applicazioni: libri, magazine, calendari, poste, blocchetti rivestiti e poi una montagna di applicazioni commerciali. Anche il padiglione 1 ha mostrato una particolare vivacità con player come Riso, Fujifilm, Scodix, Quadient, Kyocera, Kama, Hybrid Software Group per citarne alcuni.

La tecnologia inkjet si è confermata il cuore pulsante delle linee di produzione presenti in fiera accomunate dai sistemi di finitura Hunkeler. Questi ultimi indispensabili a fare da trait d’union alle soluzioni di finishing degli altri partner e per dare vita a quella simulazione di real life printing da sempre alla base del concept degli HID. Ma se la stampa a getto d’inchiostro prosegue con la sua corsa inarrestabile verso un’efficienza sempre più ad alto livello, dall’altra parte le tecnologie a toner emergono come complementari e non più contrapposte. Il gap tra le due si è assottigliato, il target di entrambe converge generando un ambiente ibrido full digital in grado di dare al prodotto finito un valore aggiunto incredibile. A fronte di consumi e impatti sempre più ridotti e un livello di automazione senza precedenti.

Tra le applicazioni protagoniste è emersa tra tutte le produzione del libro digitale presentato in tutte le sue varianti: cucito, brossurato, cartonato, con soft cover, personalizzato e nobilitato.

Durante i quattro giorni di fiera abbiamo condiviso day-by-day le notizie e i trend emersi con il nostro StampiamoAvanti TG live da Lucerna che vi invitiamo a rivedere; sul prossimo numero de Il Poligrafico troverete il nostro speciale post Hunkeler Innovationdays con tutte le novità e gli approfondimenti.