Il nome che circola è “La verità”. E dovrebbe essere un nuovo quotidiano, sia in formato cartaceo sia digitale, che già a settembre potrebbe essere nelle edicole italiane. Il direttore sarebbe Maurizio Belpietro, l’ex direttore del Giornale, di Panorama e di Libero dove a maggio è stato sostituito a Vittorio Feltri tornato a guidare dopo sedici anni la testata che aveva fondato.

Sull’uscita di Belpietro non erano mancate le interpretazioni di chi l’ha giudicata come un cambio di linea politica – meno dura rispetto al governo Renzi – voluto dall’editore di Libero Antonio Angelucci, tesi alimentata del resto dall’ultimo editoriale pubblicato il 18 maggio in cui Belpietro ha ribadito il suo forte “no” al referendum sulla riforma costituzionale.

Lasciata la direzione di Libero, secondo un’indiscrezione lanciata nei gorni scorsi da Primacomunicazione online, Belpietro starebbe lavorando a un nuovo quotidiano, cartaceo e digitale, indirizzato a un lettorato conservatore di centro destra. E in questo progetto sarebbe supportato da Fabio Franceschi, imprenditore veneto di Trebaseleghe (Padova) che in dieci anni ha portato il fatturato della sua azienda, la Grafica Veneta, a 200 milioni di euro stampando best seller per le maggiori case editrici (20 milioni di copie della saga di Harry Potter, il Corano per l’Arabia Saudita, i best seller del New York Times, i testi scolastici di Harper Collins) ma anche volumi universitari in Stati insospettabili come l’Albana, gli allegati ai quotidiani in Russia e nei Paesi dell’Est Europa, gli elenchi telefonici in Africa. E tornando all’Italia, best seller come le ricette di Benedetta Parodi pubblicate da Rizzoli, capolavori di autori emergenti come “La verità sul caso Harry Quebert” di Dicker Joel.

 

L’organizzazione del nuovo quotidiano dovrebbe seguire un modello produttivo in sintonia con l’ottimizzazione tecnologica che ispira tutta l’attività di Franceschi. Che in questa avventura, secondo il Corriere Veneto potrebbe avere al fianco altri partner industriali e finanziari. Si tratterebbe di un progetto ambizioso, il secondo – come spiega sempre il Corriere Veneto – nel quale Franceschi viene dato per coinvolto, dopo il rilancio dell’emittente televisiva Antenna Tre. Pochi giorni fa infatti il numero uno di Grafica Veneta aveva confermato di avere sulla scrivania un dossier con il profilo economico e finanziario della televisione di Thomas Panto, ora in stato di concordato preventivo e prossima a un tentativo di cessione in una gara nazionale da lanciare all’inizio di settembre. «Ne riparliamo fra un paio di settimane – aveva detto – perché in questo momento mi sto concentrando su altro». E una componente importante di questo «altro» potrebbe perciò essere proprio il progetto editoriale con Belpietro, un nome del giornalismo italiano che ribadisce con chiarezza il posizionamento politico di cui lo stampatore padovano, del resto, non avrebbe mai fatto mistero anche se aveva declinato gli inviti  (sia da centrodestra sia da centrosinistra) l’anno scorso a scendere in campo per le elezioni regionali, rimandando un’eventuale esperienza in politica a future occasioni e ritenendo la dimensione amministrativa troppo stretta rispetto ai suoi progetti.