«Stiamo studiando un nuovo pacchetto di misure economiche per il settore editoriale per assicurare la tenuta del comparto». Questo l’annuncio che il sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella, ha fatto ieri, 29 aprile, nel corso dell’audizione in commissione Cultura alla Camera (nella foto in alto e visibile in versione integrale a questo link), sottolineando che si tratta di “misure ispirate a una logica di filiera”.

Martella ha sottolineato che, “oltre al rafforzamento degli incentivi alla ripresa degli investimenti pubblicitari da parte delle imprese”, si sta valutando anche per il prossimo decreto l’introduzione di un credito di imposta ad hoc per i servizi digitali (per i quali, ha sottolineato Martella, in queste settimane di emergenza le aziende hanno fatto investimenti per poter proseguire le attività, si pensi a servizi di hosting, server e telefonici per poter lavorare da remoto) e di un «credito di imposta per l’acquisto della carta per i giornali, sul quale stiamo lavorando con il ministero dei Beni Culturali per estenderlo eventualmente anche al libro» e “la forfettizzazione delle rese dei giornali che vorremmo portare al 100% per abbattere il peso dell’imposizione Iva a beneficio dell’intera filiera”. 

Martella ha poi ricordato il ruolo centrale svolto dalle agenzie di stampa e dalle edicole anche in questo periodo di emergenza, ritenendo che debbano poter beneficiare di un bonus una tantum per servizi come la consegna a domicilio di giornali e riviste svolti nel corso di queste settimane.

La segnalazione

Nel corso dell’audizione il deputato del Movimento 5 stelle Paolo Lattanzio (a partire dal minuto 1.05.35 dell’audizione) afferma di aver ricevuto una segnalazione «da parte della Elcograf di Melzo, ma che vale per tante altre aziende all’interno delle quali lavorano poligrafici e stampatori, che segnalano una grande difficoltà nella disponibilità dei dispositivi di protezione individuale. Chiedo in maniera molto pratica – continua Lattanzio – se sono già previsti o saranno previsti di qui a breve degli interventi per verificare nello specifico in queste aziende, che sono già esposte a dei rischi elevati, quale sia la situazione. Tanto più che queste difficoltà di reperimento materiali si vanno ad aggiungere a difficoltà aziendali in seguito a ristrutturazioni che comportano l’ulteriore rischio di perdita di posti di lavoro», conclude Lattanzio. La risposta di Martella arriva arriva in chiusura di audizione (dal minuto 1.50.15 dell’audizione): «Non sono in grado di rispondere qui alla sua domanda sulla Elcograf – esordisce il sottosegretario all’Editoria in merito alla specifica segnalazione esposta dal deputato Lattanzio -. La Elcograf è una delle aziende che ha fatto domanda al ministero del Lavoro per i prepensionamenti. Ricordo che per quanto riguarda il lavoro, bisogna che si attenga al pieno rispetto del protocollo di sicurezza sui luoghi di lavoro che è stato firmato a marzo e poi aggiornato il 24 aprile e che prevede che ci siano delle regole. Anzi, secondo me si tratta di entrare in una seconda fase: della piena applicazione di quell’accordo anche con verifiche che possono essere fatte nei luoghi di lavoro», conclude Martella.

L’appello dal mondo del libro

Ed è sempre della giornata di ieri l’appello “che non può essere disatteso”, lanciato congiuntamente da AIB – Associazione Italiana Biblioteche, AIE – Associazione Italiana Editori e ALI – Associazioni Librai Italiani perché siano messe in atto misure straordinarie e urgenti per salvare il mondo del libro e ripartire. «La priorità in questo momento è salvare il settore con un piano di aiuti immediati che diano liquidità e sostegno a tutti i soggetti della filiera» spiegano i tre presidenti Rosa Maiello (AIB), Ricardo Franco Levi (AIE) e Paolo Ambrosini (ALI), che a nome dei loro rappresentati chiedono “interventi immediati a sostegno di imprese, specie le più piccole, di biblioteche, di lavoratori, autori e traduttori” e, accanto agli ammortizzatori sociali e al sostegno alla liquidità delle imprese, chiedono “risorse alle biblioteche di pubblica lettura per un piano straordinario di acquisti di libri, con particolare attenzione alle librerie del territorio, e un sostegno diretto che favorisca l’acquisto dei libri destinato ai consumatori, ai lettori, alle famiglie con uno strumento analogo al bonus cultura, la cosiddetta 18App, che si è dimostrato di straordinaria efficacia”. Costo della carta, spesa per gli affitti e per l’adeguamento delle sedi sono altre leve su cui intervenire per dare sollievo alla filiera, conclude una nota inviata da Aie.

di Giulia Virzì

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