Il tradizionale appuntamento annuale con i rappresentanti dell’industria editoriale italiana, denominato Ediland Meeting 2019, questo anno è stato concentrato in una sola giornata di lavori ed ha avuto luogo martedì 18 giugno presso il Centro Congressi dell’Hotel Savoia Regency alle porte di Bologna.

Ediland Meeting è promosso da ASIG (Associazione Stampatori Italiani Giornali) con il supporto di FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) con la collaborazione dell’Osservatorio Tecnico Carlo Lombardi per i quotidiani e le agenzie di informazione e pubblicità e quindi sostenuto, per la copertura delle spese, dai principali player del settore. Come ogni anno, i professionisti dell’Industria Italiana dei Quotidiani si ritrovano per un aggiornamento e per discutere i temi principali che riguardano il settore specifico e tutto quanto ruota attorno.

Con l’iniziale relazione di Sergio Vitelli (segretario ASIG) sono stati esaminati e confrontati sia i trend dell’industria editoriale nel mondo che quelli molto più specifici e attinenti la nostra realtà in Europa ed in Italia. I processi di consolidamento e ristrutturazione nelle aziende del settore sono in atto ed oggi possiamo avere, a differenza degli anni scorsi, un respiro di sollievo poiché il mercato si è consolidato e la bilancia si è leggermente spostata verso l’alto. Certamente non tutto è fatto o risolto ma certamente possiamo ingegnarci per continuare in modo profittevole e perseguendo questa nota di ottimismo che finalmente è apparsa dalla relazione di Vitelli dopo tanti anni di segno negativo.

Silvio Broggi (direttore stabilimenti della Poligrafici Printing) apre la sua relazione con due interessanti aforismi: “meglio tirare a campare che tirare le cuoia” (Giulio Andreotti) oppure forse ancora meglio “quello che conta non è essere ottimisti o pessimisti, ma essere determinati” (Jean Monnet). Seguendo questa determinazione negli stabilimenti del Gruppo sono state applicate le moderne tecniche di controllo SMED (Single Minute Exchange of Die) che utilizzano il metodo quale, ad esempio, applicato ai box della “formula 1” dove il team coordinato esegue in pochi secondi sull’automobile tutto quello che il nostro meccanico ci richiede di lasciare l’auto in deposito per tre giorni. Con lo studio prima poi l’applicazione e l’utilizzo di questa metodologia che è integrata nella teoria della “lean production” ed è volta alla riduzione dei tempi di “set up” è stata ottenuta una ottimizzazione dei tempi di avviamento delle rotative che è passato da 45 a 15 minuti, permettendo così di avere più tempo per permettere la stampa di testate differenti di giornali che richiedevano l’utilizzo di più macchine per poter rispettare gli orari di uscita.

Davide Ferrario, ceo della Società Editoriale Varesina, casa editrice del quotidiano locale La Prealpina, è il giovane di terza generazione di proprietà storica di questa testata e ha permesso in questo ultimo triennio uno sviluppo notevole all’azienda proponendo in tutti i paesi del varesotto le iniziative in sostegno delle comunità locali e spingendo il giornale a essere un punto di comunicazione trasversale, piacevole ed interessante per tutti, sempre più “social” e sempre più “pop”.

L’intervento di Raffaele Schettino, direttore di Metropolis e responsabile della Cooperativa che gestisce questo giornale diffuso nelle provincie di Napoli e Salerno, racconta le difficoltà che i giornalisti di quell’area debbono sopportare per poter continuare a fare il loro lavoro onestamente e, per questo motivo, hanno coinvolto gruppi di giovani a collaborare con loro proponendo alcune pagine, denominate “Metropolis Young”, direttamente da loro gestite.

Fusione e ristrutturazione sia della parte editoriale che delle aziende tipografiche che vanno concentrandosi, riorganizzazione del mercato pubblicitario e dei servizi digitali offerti, si valutano e si confrontano costi e benefici. Marco Aschedamini è il responsabile commerciale del giornale La Provincia di Cremona e insieme al direttore Marco Bencivenga creano un po’ di discussione e sussulto nella platea con il loro racconto di come hanno ristrutturato tutta la loro attività e permesso un ampliamento intelligente della raccolta pubblicitaria con un approccio molto più scientifico nello studio di mercato e di diffusione pubblicitaria ottenuto applicando le tecniche della Bolson Consulting. Il punto critico sta nella mancanza di personale giovane, volonteroso e preparato e, per questo, a loro piacerebbe tanto che ci fosse una Academy dove poter istruire e far crescere giovani venditori pubblicitari che potrebbero e dovrebbero a loro volta coinvolgere le giovani generazioni attirandole nuovamente a interessarsi della carta stampata.

Il nuovo contratto nazionale dei poligrafici e il nodo del fondo “Casella” di solidarietà dei lavoratori Poligrafici, confrontato con i contratti dei Grafici e dei Cartai, continuano a dividere e far discutere le associazioni di categoria e i rappresentanti sindacali. Compito arduo per Alberto Di Giovanni che ha cercato di coordinare e tenere testa anche per questo anno ai vari rappresentanti di categoria presenti per FIEG – ASIG – ASSOCARTA – ASSOGRAFICI – UIL – FISTEL CISL – CGIL ma, la tavola rotonda per questo anno si è conclusa con un apparente accordo tra le parti e l’impegno e la volontà di portare veramente a termine entro il 2019 questa situazione di confusione normativa che ormai si sta trascinando da troppi anni.

Exelis, uno degli sponsor dell’evento, attira l’attenzione con la presentazione del nuovo assetto societario che si è unito a Sintesy Informatica creando un polo più forte, strutturato e che offre più ampi servizi alla clientela. Come alla festa di matrimonio, Massimo Pioli (ceo di Exelis) e Lorenzo Sanvito (ceo di Sintesy informatica) tagliano la torta che viene offerta a tutti i presenti.

di Sergio Facchini