Emilio Della Torre, ceo di Simec Group, è stato nominato vicepresidente di Acimga, l’associazione confindustriale dei produttori di macchine per la stampa, il converting e il packaging. Come da statuto, Della Torre è stato selezionato dal presidente Aldo Peretti (Uteco Group) tra i consiglieri eletti nell’assemblea dello scorso 30 giugno e ha visto l’elezione, oltre che di Emilio Della Torre, di Saverio Lombardini (Ims Technologies), Andrea Dallavalle (Koenig & Bauer) e Giorgio Petratto (Petratto). Della Torre andrà ad affiancare gli altri tre vicepresidenti dell’associazione: Daniele Barbui (ACE Electrostatic), Matteo Cardinotti (Bobst Firenze) e Giulia Rossini (Rossini). Si completa così la componente elettiva del Consiglio Generale dell’associazione, che sarà a breve integrata con i rappresentanti dei gruppi merceologici non-woven, tissue e cartone ondulato (per il gruppo rotocalco siede già nel consiglio Gianmatteo Maggioni di ICR).

«Con il Consiglio Generale e l’appoggio dell’intera base soci continueremo ad aggregare la filiera con iniziative come la Print4All Conference (1200 partecipanti all’ultima edizione), Roto4All (prevista per il 23 ottobre prossimo a Firenze), la fiera Print4All (le cui nuove date sono il 3-6 maggio 2022) e soprattutto porteremo il ‘Made by Italy’ nel mondo, con una serie di roadshow esteri (in Algeria, Turchia, Egitto e UK), per far ripartire l’export dopo il lockdown», spiega Aldo Peretti, che ha aggiunto: «In questo frangente, continueremo a promuovere tutte tecnologie di stampa e converting italiane (flessografia, rotocalco, non – woven, tissue e cartone ondulato) sia in Italia che all’estero; e proseguiremo nel rafforzare le collaborazioni strategiche internazionali, con Global Print e Intergraf, e nazionali nell’ambito di Federmacchine, della Federazione Carta e Grafica e con i rappresentanti delle tecnologie digitali, Argi – Associazione nazionale fornitori dell’industria grafica».

I dati del settore

Secondo i dati forniti da Acimga, il settore macchine per il printing, il packaging e il converting ha chiuso il 2019 con un lieve calo (-1,6% su base annua), dovuto alla forte contrazione delle esportazioni (-8,5%) e con una crescita invece del 10,9% delle consegne su territorio nazionale. Nel 2019 è rimasto forte il peso dell’export, che costituisce il 60% del fatturato totale del comparto. A preoccupare ulteriormente è il 2020, che si chiuderà con un segno negativo per effetto del Covid19: le previsioni danno il valore della produzione (parametro diverso dal fatturato e usato per le proiezioni del centro studi di Acimga basate su dati del Fondo monetario internazionale, dati storici di ONU Comtrade, Eurostat e US Census Bureau, comunica l’associazione) scenderà del 14,8%, per risalire di 7,4 punti percentuali nel 2021; il fatturato è invece previsto in calo del 20-25%, in linea con gli altri comparti della produzione macchine. Per il commercio mondiale di macchine per il printing, il packaging e il converting si prevede in valore della produzione un calo del 12,9% nel 2020 e un +9,2% nel 2021. 

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