E’ già da un bel po’ diventata una delle principali aziende di stampa italiane ed europee (primato consolidato tre anni fa con l’acquisizione di Nava Press) ma Rotolito Lombarda non ha nessuna intenzione di vivere sugli allori. E per crescere e aumentare la sua competitività – In Italia e sui mercati internazionali – continua a investire e a diversificare il perimetro dell’attività. Una diversificazione che riguarda anche l’ingresso nel packaging di lusso attraverso Nava Press che in tre anni di “cura” Rotolito è tornata a essere un’azienda redditizia senza perdere il Dna di “boutique” della stampa per le principali griffe mondiali.

Nell’ultimo anno, spiega Paolo Bandecchi, ancora alla guida dell’azienda che ha fondato e fatto crescere, insieme ora con i figli Simone (direttore commerciale), Federico (responsabile di finanza e amministrazione) ed Emanuele (impegnato sempre più sul fronte commerciale) e con un’affiatata e di alto livello squadra di manager, all’interno di Nava Press è stata creata una divisione dedicata al packaging. Già in passato Nava rispondeva in qualche mode alle richieste di andare oltre alla stampa di cataloghi, brochure, riviste, inviti o libri per i brand della moda e del lusso, ma si trattava di un servizio perlopiù fornito appoggiandosi all’esterno.

Oggi invece Nava Press, con l’assunzione di figure professionali dedicate proprio al packaging e l’investimento in macchinari, può rispondere a questa richiesta internamente avvalendosi poi di una rete di partner esterni che forniscono il meglio del mercato per quanto riguarda la manualità del confezionamento e la trasformazione delle materie prime (dal cartoncino ai legni pregiati, dai tessuti ai nuovi materiali) in contenitori (astucci, box, scatole, ecc.) nei quali vengono racchiusi gli oggetti del desiderio dei consumatori di alta gamma.

Chiuso il 2016 con un fatturato di gruppo di circa 190 milioni e oltre 2 milioni di utile netto (comprendendo anche Nava Press, i cui ricavi viaggiano vicini ai 40 milioni, e la Segraf, azienda specializzata nella stampa rotocalco con due impianti al servizio di clienti come la Settimana Enigmistica oltre al settore della Gdo) Rotolito Lombarda ha deciso prima dell’estate di potenziare la sua capacità produttiva ordinando una rotativa a 48 pagine Manroland. Una macchina di ultima generazione (ovviamente nuova come nuovi sono sempre stati gli impianti messi in produzione da Rotolito) che grazie alla sua flessibilità potrà essere utilizzata sia per la stampa di cataloghi che riviste, libri o volantoni della Grande distribuzione. La nuova Lithoman IV è completa di tutti i sistemi di controllo integrati per garantire la massima qualità di stampa.

La nuova 48 pagine, che verrà messa in produzione a marzo 2018 nello stabilimento di Cernusco sul Naviglio (uno dei cinque impianti del gruppo insieme con Segraf, Capriate, Pioltello e Nava Press) per un investimento complessivo superiore agli 8 milioni di euro, sostituirà una Mitsubishi, sempre dello stesso formato, e completerà un parco rotative che vede in produzione altri sei impianti di Manroland e KBA: due 80 pagine e altre quattro 48.

La strategia di crescita di Rotolito Lombarda, infine, guarda anche ai mercati esteri, in particolare quelli del settore della moda e del lusso. Tanto che da un paio di mesi è stato aperto un nuovo ufficio a Shanghai – che si aggiunge a quelli di New York e Parigi – attraverso il quale offrire alle griffe della moda e del lusso il “catalogo” dei prodotti stampati da Nava Press utilizzando però stampatori locali certificati e supervisionati dagli uomini della Rotolito per assicurare lo stesso livello qualitativo ma a un costo inferiore per il mercato asiatico.