L’attività produttiva era già cessata da alcuni mesi ma per la storica azienda di carte valori e modulo continuo Atem di Limbiate è arrivato l’ultimo atto che mette, anche dal punto di vista societario, fine alla sua storia. Il 7 novembre, infatti, il Tribunale ha dichiarato il fallimento e nominato curatore il dottor Marco Bettini, professionista con studio a Legnano. Toccherà a lui "curare" il fallimento tenendo conto delle disponibilità liquide rimaste nelle casse della società e i crediti. La produzione, invece, era stata rilevata nel settembre 2010 (con la formula dell’affitto del ramo aziendale mentre era in corso per la Atem la procedura di liquidazione volontaria) dal gruppo Spreafin di Merate, guidato da Franco Spreafico e dai figli Roberto e Daniele, che hanno completato il trasferimento di tutte le attività lo scorso marzo. Prima di entrare in crisi la Atem aveva un centinaio di dipendenti e fatturava circa 10 milioni di euro con la stampa di carte valori, modulo continuo e direct mailing e direct marketing. Tutte attività complementari a quelle del gruppo meratese (circa 190 dipendenti per 65 milioni di euro di ricavi) attivo nella stampa di etichette e imballaggi flessibili con la I.B.E di Merate, nelle carte valori con la Ciscra di Villanova Del Debbio in provincia di Rovigo e nel modulo continuo, direct marketing e mailing con la Rds di Merate e di Arcore, oltre alle Grafiche Suppi di Baranzate acquisite nel 2008. L’anno scorso il gruppo meratese, come detto, aveva rilevato attività, marchio e macchine della Atem (acquisendo commesse e nuovi lavori come la stampa dei "Gratta e vinci") assorbendo circa la metà dei dipendenti (per gli altri erano scattati gli ammortizzatori sociali e i prepensionamenti) distribuiti tra gli stabilimenti Rds di Arcore e Merate e (con incentivi) alla Ciscra.
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