L’innovazione tecnologica non può prescindere dallo sviluppo di materiali all’avanguardia. In alcuni casi, gli esempi virtuosi sono molto più vicini di quanto possiamo immaginare: è questo il caso di SensiChrom, l’ambizioso progetto finanziato dalla Regione Piemonte attraverso Po.in.tex, il Polo di Innovazione Tessile gestito da Città Studi Biella per realizzare tessuti che reagiscono con il pH. Il lavoro di ricerca e sviluppo ha visto il coinvolgimento di due aziende: Yanga srl, che produce bendaggi e prodotti medicali, e la Tintoria Finissaggio 2000 srl. La verifica scientifica è stata invece affidata ai laboratori del CNR-STIIMA di Biella. I primi test effettuati in laboratorio e recentemente pubblicati dalla rivista scientifica Coloration Technology, hanno dato risultati incoraggianti. Tuttavia, occorrerà ancora del tempo e ulteriori ricerche prima di poter condividere questa innovazione con il mercato.

Ma come funzionano esattamente i tessuti sviluppati da SensiChrom? La loro principale proprietà è quella di cambiare colore a contatto con un liquido dal pH acido o basico. Una caratteristica che potrebbe essere utilizzata in diverse applicazioni tecniche, in primis nell’ambito biomedicale. Se il pH di una pelle sana si aggira intorno a un valore di 5,5, uno stato infiammatorio può essere segnalato da un pH della cute pari a 8. Un bendaggio “sensibile” potrebbe essere di grande aiuto nella medicazione delle ferite. I tessuti, sottoposti a un processo industriale comprensivo di preparazione, tintura, e fissaggio, sono risultati sensibili al pH reversing. Ciò significa che, se vengono nuovamente immersi in soluzioni con il pH di partenza, possono tornare al colore originale.

Ma le possibilità di applicazione potrebbero estendersi anche ad altri ambiti di applicazione come l’interior decoration o lo sportswear. Data l’importanza che la personalizzazione dei complementi d’arredo e dei capi d’abbigliamento ha acquisito, i partner coinvolti nel progetto non escludono la possibilità di perfezionare i supporti oggi soggetti al test per specifiche esigenze, che verranno valutate di volta in volta a seconda delle necessità del committente.

Sulla base dei parametri forniti dai laboratori del CNR-STIIMA sono stati selezionati coloranti e tessuti più idonei alla sperimentazione. I partner hanno messo a punto un processo che consta di una fase di preparazione del supporto, una di tintura e infine una di fissaggio del colorante.

Secondo Marco Bardelle, Presidente del Comitato di gestione di Pointex e amministratore delegato di Tintoria Finissaggio 2000 il progetto SensiChrom è l’ennesima conferma di quanto il ruolo della ricerca e sviluppo sia fondamentale per le aziende e di come in particolar modo il settore del tessile industriale possa beneficiare di queste innovazioni.

di Caterina Pucci