Ultime tecnologie e sviluppi di mercato sono stati gli argomenti che lo scorso novembre hanno riunito a Torino stampatori e fornitori da tutta Europa per la “European rotogravure association’s (Era) packaging and decorative gravure conference”. Nel corso dell’evento il dibattito si è focalizzato sulle potenzialità della stampa digitale nell’industria del packaging e della stampa decorativa, grazie anche agli interventi di esperti e operatori del settore che hanno condiviso le loro esperienze e le loro idee.

Fra questi Pierluca Simone ed Elisa Minarda di Ferrero, azienda italiana con 40 mila dipendenti e 23 stabilimenti nel mondo, per la quale lavorano globalmente 197 stampatori. Negli ultimi anni Ferrero sta usando anche la stampa digitale per le sue confezioni: è il caso di Nutella Unica, una campagna pensata per il prodotto più conosciuto dell’azienda piemontese per il quale sono state stampate venti milioni di etichette diverse, generate da un algoritmo. Nel corso della conferenza di Era, questa riuscita operazione di marketing (sette milioni di barattoli di Nutella Unica sono stati venduti in un solo mese) è stata l’occasione per Helene Karmasin, fondatrice dell’Istituto per la ricerca motivazionale e dell’Istituto Gallup austriaco e specializzata in ricerche qualitative di mercato e analisi semiotica, di sottolineare come il consumatore sia fortemente influenzato dal packaging nell’acquisto di un prodotto. Tanto che bisognerebbe arrivare a un livello tale di efficacia comunicativa della confezione che il consumatore compri senza nemmeno rifletterci.

Fra gli ospiti anche Giuseppe Lano, managing director di Sublitex, azienda specializzata nella tecnologia transfer, che ha sottolineato come la stampa digitale sia efficace per le basse tirature e per personalizzazioni, soprattutto quando è richiesta una grande varietà di colori. Nata nel 1976 ad Alba dal Gruppo Miroglio, Sublitex nei suoi stabilimenti ha linee di stampa rotocalco, calandre di trasferimento foils e carta e i reparti spalmatura resine e fotoincisione, oltre a un reparto di stampa digitale. Una lancia a favore del digitale l’ha spezzata anche Robert Bierfreund di Interprint, che ha parlato del lavoro con la KBA Rotajet digital press installata in azienda. Dall’idea iniziale di soddisfare singoli ordini e bassissime tirature, in due anni in Interprint sono arrivati a produrre 200 tonnellate di carta decorativa per l’interior design (contro le 7mila in stampa offset).

 

Altri temi affrontati nel corso del convegno Era sono state le tecnologie di asciugatura e il crescente mercato del Pakistan, che può contare su 200 milioni di consumatori e su un potere d’acquisto della classe media sempre più alto, descritto da Yasin Hussain, direttore esecutivo di Kasmy Pack, azienda di stampa con sede a Lahore.