L’idea di impiantare alberi è diffusa tra i grandi marchi e comincia a contagiare anche il mondo della stampa

È una voce sempre più ricorrente nei business plan di CSR (Corporate Social Responsibility o Responsabilità Sociale d’Impresa) delle imprese quella di avere alberi all’interno della struttura aziendale.

Secondo l’associazione Phoresta, che sviluppa progetti ad hoc per le aziende in tal senso, è necessario seguire alcuni parametri specifici affinché queste iniziative contribuiscano a creare opportunità sotto il profilo della sostenibilità ambientale, ma anche sociale ed economica.

Tra le iniziative di maggior successo c’è la piantumazione di alberi e arbusti, con il coinvolgimento di imprese e associazioni del territorio. In Ticino la multinazionale tedesca Beiersdorf ha creato un’area boschiva dedicata al suo brand più noto, Nivea. Il bosco di Eon in Italia accoglie 100.000 alberi in 35 aree selezionate in otto regioni. Gli ultimi 500 sono stati piantati all’interno del Bosco in Città di Milano. Secondo i consulenti di AzzeroCo2 l’iniziativa servirebbe ad assorbire circa 420 tonnellate di anidride carbonica.

Anche le aziende di stampa si sono lasciate “contagiare” da questo trend. Tant’è che tra i progetti di bosco aziendale più recenti spicca quello di Fedrigoni, produttore di carte speciali ed etichette.

Inaugurato nel 2020, il bosco Fedrigoni conta 1.530 piante, messe a dimora in un’area di un ettaro e mezzo tra Caponago e Pessano con Bornago, al fine di riqualificare un’area piena di industrie e superstrade, trasformandola in un “polmone verde” a disposizione della comunità.

Come si legge in una nota aziendale “Il progetto è figlio di una attenzione per l’ambiente che è parte integrante delle strategie di innovazione dell’azienda. Lavorando per una filiera produttiva più sostenibile, il Gruppo Fedrigoni ha raggiunto traguardi importanti come la riduzione negli ultimi 6 anni del 46% del consumo di acqua nel processo di produzione di autoadesivi, e del 13% del consumo di energia termica. Il percorso verso l’utilizzo di pasta di cellulosa certificata al 100% FSC è iniziato nel 1998 con obiettivo raggiunto nel 2014: questa certificazione garantisce la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei materiali, provenienti da foreste protette da trattati internazionali. Le foreste sono la risorsa più importante, rinnovabile e sostenibile. Con questo progetto, l’azienda dona a una comunità un piccolo pezzo di foresta da vivere e di cui prendersi cura.”