Il textile printing è ancora considerato uno dei settori più interessanti nell’industria della stampa digitale, forse anche per le numerose possibilità di decorazione che offre. Nell’ultimo periodo sta prendendo piede la tecnica Direct-To-Film (DTF). Basta dare un’occhiata alle vetrine di un qualsiasi negozio per accorgersi come l’abbigliamento stampato – che si tratti di abiti sportivi, casual o eleganti – sia sempre più personalizzato.

Nel suo ultimo articolo per FESPA, Sonja Angerer ha spiegato come questa tecnologia rappresenti un’ottima opzione per la decorazione di tessuti, soprattutto per gli stampatori con un’attività già avviata nel mondo dell’abbigliamento, soprattutto sportivo, per via del costo dell’investimento contenuto. In alcuni casi, le tecnologie di stampa diretta o transfer possono essere facilmente trasformate in stampanti DTF, cambiando semplicemente il set di inchiostri. Molte stampanti a sei colori, ad esempio la serie Epson L800, possono essere trasformate in una stampante DTF semplicemente cambiando gli inchiostri.

Per questo tipo di stampa occorre infatti utilizzare inchiostri dedicati che vengono applicati su un film con uno spessore di circa 0,75 mm. Il bianco è necessario come base per garantire che i colori risaltino anche su tessuti scuri. Una volta stampati, i film vengono ricoperti con una polvere adesiva a caldo mentre l’inchiostro è ancora bagnato. Questa operazione viene eseguita manualmente nel caso di piccole tirature, mentre nelle produzioni su scala industriale vengono preferite soluzioni automatizzate. Successivamente, la pellicola viene sottoposta ad asciugatura in un forno a polimerizzazione o tramite una pressa termica. La pellicola con il motivo decorativo preincollato viene quindi trasferita sul tessuto prestampato. Questo processo viene chiamato curing e richiede circa 20 secondi. Quando il tessuto raggiunge la temperatura ambiente, la pellicola applicata a freddo viene rimossa; le pellicole applicate a caldo possono essere rimosse immediatamente dopo l’apertura della pressa termica.

Un altro vantaggio della stampa Direct-to-Film funziona particolarmente bene su fibre naturali come il cotone o la seta, ma anche su quelle sintetiche come poliestere e rayon. Questo processo di decorazione è particolarmente indicato per la stampa di abbigliamento sportivo e da lavoro, perchè non richiede pretrattamenti e risulta quindi più versatile ed economica di altri processi di decorazione con film standard o flockfoil, anche perchè molti stampatori con un’attività preesistente nell’ambito dello sportswear molto probabilmente possiedono già una pressa termica e/o un forno di polimerizzazione.

di Caterina Pucci

Foto di Sonja Angerer