A un mese da Drupa, Landa Corporation lascia filtrare altre notizie su quanto presenterà allo stand alla Hall 9 e l’attesa per quella che viene annunciata come la “tecnologia che romperà le regole del gioco” sale a mille. Come abbiamo già detto su Stampamedia (vedi notizia correlata) il cuore di questo nuovo sistema di stampa è l’inchiostro NanoInk costituito da particelle di pigmento della dimensione di decimi di nanometro (un nanometro è un milionesimo di millimetro, un decimillesimo del diametro di un capello). Questi nanopigmenti hanno una grande capacità di assorbimento della luce e garantiscono una qualità di stampa senza precedenti – è scritto in un comunicato di Landa Corp. – con un color gamut che nessun’altro sistema di stampa riesce ad avvicinare. Inoltre qusto inchostro e la sua tecnologia di stampa, battezzata Landa Nanographic Printing, sono in grado di lavorare su qualunque supporto – dalle carte patinate alle nautrali, al cartone riciclato, dalla carta da giornale ai film plastici per imballaggio – senza necessitare di alcun trattamento del supporto o verniciatura particolare e senza richiedere post essiccazione. Una immagine nanografica ha uno spessore di 500 nanometri, circa la metà dello spessore di una immagine offset, e questo si traduce, sempre in base alle dichiarazioni del produttore israeliano, nel sistema di stampa digitale a più basso costo per pagina (il testo segue sotto la foto).  Le teste di stampa, definite “ink ejector”, possono lavorare a velocità molto elevate e, montate su macchine da stampa che hanno un ingombro molto contenuto, possono stampare fino a 8 colori alla risoluzione di 600 o 1200 dpi. A Drupa verrà presentata una famiglia completa di macchine sia a foglio che a bobina. Le prime saranno in grado di stampare in bianca/volta alla velocità di 11.000 fogli/ora, avranno formati 35×50, 50×70 e 70×100 e sono indirizzate agli stampatori commerciali e di packaging. Le macchine a bobina con larghezza banda di 52 e 104 cm. possono operare alla velocità massima di 200 mt/min. e sono indirizzate a chi stampa per editoria e per l’imballagio flessibile. “Per la prima volta – ha dichiarato Benny Landa (in foto) – gli stampatori non dovranno scegliere tra l’economicità delle piccole tirature in digitale e il basso costo per pagina collegato alla alta produttività della offset. Potranno averli entrambi in un unico sistema”.