“La stampa del futuro è qui”. Non hanno bisogno di guardare in una sfera di cristallo in Rotolito Lombarda per vedersi proiettati nel domani, forti di un passato che ha permesso loro di arrivare ad essere uno dei più importanti stampatori in Europa e di un presente che consente all’azienda  di attraversare questo periodo di pesante crisi continuando a crescere sia per vie interne che per acquisizioni. 5 stabilimenti, tutti in Italia, 430 dipendenti, oltre 100 milioni di investimenti nel quinquiennio 2010 – 2015 e soprattutto una grande solidità finanziaria che consente di non dover ricorrere al credito bancario. Questi sono solo alcuni macro dati che, inquadrati nella congiuntura che stiamo attraversando, non hanno bisogno di troppi commenti.  “La stampa del futuro è qui” è stato il titolo di una due giorni di open house che ha dato modo  a clienti, fornitori, istituzioni, giornalisti – ma anche a colleghi stampatori – provenienti da tutta Europa di toccare con mano la Rotolito di oggi e di intravvedere quale sarà quella del domani. Nel corso di presentazioni e di chiacchierate informali con il management team, la Società condotta da Paolo Bandecchi ha infatti svelato in quali direzioni si muoverà nei prossimi anni. E anzitutto, ha fatto sapere, continuerà l’espansione nel digitale dove già oggi occupa una posizione di primo piano con due rotative HP che già girano pressochè al massimo della loro potenzialità (una su tre turni, l’altra su due), una Indigo 10.000 e una MGI Jet Varnish 3D. Ma per Rotolito digitale non vuole dire soltanto incrementare le possibilità nelle basse tirature,nel print on demand e nella personalizzazione bensì anche spingere, affiancare ed essere fonte di idee per i propri clienti nell’utilizzo di tutte quelle tecnologie – tipo QR Code e Clickable Image – che promuovono la comunicazione su carta sfruttando l’integrazione di media analogici e media digitali. Carta e internet quindi sempre più alleati non solo per stupire e divertire l’utente, ha detto Gabriella Moretti, marketing e business development in Rotolito, ma anche per favorire l’e-commerce e la crescita delle aziende. Naturalmente i progetti di sviluppo di Rotolito riguardano anche l’area che ancor’oggi rimane il core business, quella cioè legata ai sistemi di stampa tradizionali, offset e rotocalco. Qui gli sviluppi mirano ad integrare le tecnologie di produzione con quelle di distribuzione, ha detto Joseph Marsanasco, managing director, nonché, più in generale, ad aumentare la flessibilità e la velocità dell’intera struttura nel soddisfare le esigenze dei clienti. Un momento che ha catalizzato l’interesse degli ospiti dell’open house è stata la presentazione di case history fatta da Emanuele Bandecchi, marketing development, con prodotti che hanno sfruttato al meglio le potenzialità di Rotolito e hanno consentito di soddisfare appieno le esigenze del cliente – magari andando anche al di là delle aspettative. Volumi di scolastica che l’editore aveva messo fuori catalogo perché non più remunerativi e che invece sono tornati ad essere fonte di reddito, fumetti a bassa tiratura ed alta qualità che migrati qualche anno fa a stampatori cinesi sono tornati in Italia, prodotti commerciali ad alta foliazione e bassa tiratura con un time to delivery molto stretto, un manuale di store operation in 20 lingue diverse con tirature da 300 a 4 copie, un prezioso libro celebrativo in maxi formato (50×70) ad alta qualità, alta foliazione, stampato e rilegato – e qui la sfida era proprio nella confezione – in 50 copie. Un esempio, quest’ultimo, che ha dimostrato come nel settore della stampa, tecnologia e artigianalità ben mixati  possano dare risultati sorprendenti. E in questo noi italiani siamo maestri e Rotolito ne è un’ottimo esempio.