Riciclo della carta, Aticelca presenta un nuovo metodo - Stampamedia

Riciclo della carta, Aticelca presenta un nuovo metodo

Riciclo della carta, Aticelca presenta un nuovo metodo

Aticelca (Associazione tecnica italiana cellulosa e carta) ha pubblicato un nuovo metodo di misura, il numero 502. Il primo, a livello italiano ed europeo, destinato a verificare se un componente di un imballaggio o un prodotto in carta sia effettivamente separabile manualmente da parte del consumatore al momento della raccolta differenziata.

Il metodo 502 sarà presentato in anteprima europea il prossimo 16 febbraio, in un evento organizzato da Aticelca e Mérieux NutriSciences presso l’Istituto Salesiano San Zeno di Verona. La giornata è a ingresso gratuito previa registrazione a questo link.

Il lavoro di realizzazione di questo nuovo standard è partito 2 anni fa con una indagine condotta insieme a Doxa che ha registrato un’ampia propensione dei cittadini ad avere un ruolo attivo nella separazione dei componenti di un imballaggio per poi avviarli al riciclo ed è stato sviluppato da un gruppo di lavoro che, con il coordinamento di Aticelca, ha visto la partecipazione di molti esperti provenienti da cartiere, cartotecniche, utilizzatori di imballaggi del mondo food e della cosmetica, scuole, università e associazioni. Il lavoro è stato completato da una sperimentazione condotta in collaborazione con Chelab-Merieux Nutriscience, Centro Qualità Carta-Lucense, Ecolstudio e Innovhub-Stazioni Sperimentali per l’Industria e da una consultazione pubblica.

Il nuovo metodo 502 identifica cinque parametri con cui valutare quanto è facile per il cittadino separare la componente da rimuovere prima di gettare l’imballaggio o un qualsiasi altro prodotto in carta, nel bidone del riciclo. Il metodo parte dalla definizione di separabilità manuale indicata da Conai e vuole essere uno strumento per favorire il design di componenti (quali finestrelle, maniglie, etichette, spirali metalliche, strati pelabili,…) più facili da rimuovere. L’obiettivo è quindi favorire lo sviluppo di imballaggi, anche complessi, che possano però essere ricondotti alle loro componenti mono materiale al fine di un riciclo più efficiente.

Nel 2011 Aticelca ha realizzato il primo standard pubblico dedicato alla valutazione della riciclabilità della carta, denominato Sistema di valutazione della riciclabilità Aticelca 501, che ha dato poi spunto alla nascita della norma nazionale UNI 11743:2019 e, più di recente, del primo metodo di laboratorio europeo da parte di Cepi-Confederazione dell’Industria Cartaria Italiana. Il metodo 502 si affianca e si integra a quello per la valutazione della riciclabilità. Le componenti non cartarie che risultano sufficientemente facili da separare potranno infatti non essere incluse nella valutazione della riciclabilità. Condizione necessaria è però dare al cittadino una chiara indicazione dell’operazione che deve effettuare.





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