Dopo aver festeggiato la ripartenza della storica cartiera di Mantova il 23 novembre (il 26 ottobre era invece stata avviata la relativa centrale termoelettrica), il gruppo Pro-Gest, leader in Italia nella produzione di carta, cartone, imballi e packaging, ha annunciato nei giorni scorsi l’emissione di un bond secured per un totale di 200 milioni di euro che saranno sottoscritti in private placement interamente dalla piattaforma di Global Credit di Carlyle che fa capo al fondo di private equity americano attivo da anni anche nel nostro Paese con investimenti e disinvestimenti (ingressi nel capitale azionario e  quindi uscite dopo alcuni anni) in aziende come Riello, Avio, Moncler, Marelli Motori solo per citarne alcune. I proventi della sottoscrizione obbligazionaria serviranno al gruppo della famiglia Zago, spiega un comunicato, a rifinanziare il debito esistente e supportare la crescita. Credit Suisse, si legge nella nota, ha agito come “sole placement agent” dell’operazione, mentre Latham & Watkins è stato l’advisor legale

Nel dettaglio, ora Pro-Gest Group, emetterà bond in due tranche da 90 milioni e 35 milioni di euro entrambi con scadenza 2025, che saranno sottoscritte da Carlyle entro fine anno e che andranno a rifinanziare il debito del gruppo e delle controllate Cartiere Villa Lagarina e Tolentino. In aggiunta, Carlyle si è impegnato a sottoscrivere altri bond che saranno emessi dalla controllata Cartitalia Srl sino a un massimo di 75 milioni di euro. Questi bond saranno emessi entro fine 2021 e serviranno a supportare la crescita del gruppo.

Pro-Gest, come del resto aveva fatto sapere lo stesso gruppo trevigiano, era da più di un anno alla ricerca di una soluzione per rafforzare la struttura finanziaria. Le opzioni sul tavolo sarebbero state le più varie, dalla cessione di asset non strategici sino alla ricerca di un nuovo socio, il tutto mentre il gruppo aveva chiesto un waiver (una rinuncia) agli obbligazionisti sul rispetto dei covenant (accordo che intercorre tra un’impresa e i suoi finanziatori, ndr) fissati per il suo bond da 250 milioni con scadenza 2024 e cedola 3,25% collocato a dicembre 2017 e quotato all’ExtraMot Pro e alla Borsa del Lussemburgo. L’emissione di quel bond aveva seguito sempre quell’anno il collocamento in private placement di due bond per complessivi 61 milioni. L’emissione era finalizzata al completamento dell’investimento per i lavori di trasformazione della Cartiera di Mantova. In precedenza il gruppo aveva quotato in due fasi all’ExtraMot Pro dei minibond della controllata Cartiere Villa Lagarina.

L’esigenza di rafforzare la struttura finanziaria di Pro-Gest sarebbe sorta contestualmente agli investimenti importanti condotti  in particolare per il rilancio della Cartiera di Mantova, la cui attività era stata bloccata dalle autorità locali per motivi ambientali e ai pagamenti rateizzati della multa comminata dall’Antitrust (47,5 milioni di euro) al termine di una lunga istruttoria che aveva coinvolto anche altre imprese e gruppi attivi nei mercati dei fogli in cartone ondulato e degli imballaggi in cartone ondulato in Italia.

A fine settembre il debito finanziario netto del gruppo ammontava a 442,3 milioni di euro, dai 465 milioni di fine 2019, mentre i ricavi consolidati dei nove mesi sono scesi a 306,1 milioni di euro dai 323,7 milioni dei nove mesi 2019, con un ebitda rettificato invece in crescita a 58,2 milioni da 53,6 milioni. Il bilancio consolidato del 2019, invece, si era chiuso con 449 milioni di euro di ricavi e 70,7 milioni di ebitda rettificato.

Con la nuova emissione obbligazionaria da 200 milioni di euro e l’intervento del fondo Carlyle, quindi, il gruppo nato nel 1973 che conta in Italia 27 impianti produttivi, può guardare al 2021 con prospettive rafforzate sia finanziariamente sia per i piani di ulteriore sviluppo dell’attività che quest’anno, come per tutto il settore cartario, ha dovuto fare i conti con la pandemia. Un anno, il prossimo, dove potrà contare anche sulla produzione della Cartiera di Mantova, ultramoderna e – sottolinea Pro-Gest – “concreto esempio di economia circolare”, che con 150 addetti e oltre circa 500 lavoratori nell’indotto, a regime produrrà 400 mila tonnellate all’anno di prodotto fortemente innovativo e al 100% riciclato.

Di Achille Perego

Leggi anche:

Il fondo QuattroR acquisisce la maggioranza di Burgo Group con un aumento di capitale di 70 milioni di euro

La cartiera di Avezzano (gruppo Burgo) riparte dal cartone ondulato “green”

Cartiera di Mantova di Pro-Gest, via libera definitivo alla ripartenza. Ma c’è anche la notizia di una maxi-multa

Pro-Gest, vicina la ripartenza della cartiera di Mantova

Mantova, stop ai lavori nella Cartiera. Assocarta: favorire il riciclo per ridurre l’export

Il gruppo Pro-Gest pronto a far ripartire l’ex cartiera Burgo di Mantova

Investimenti Pro-Gest per massimizzare la produzione di scatole per pizza

Riparte la ex Cartiera Burgo di Mantova. Con 150 milioni di Pro-Gest