A meno di un anno dal riassetto azionario che aveva visto l’uscita dal capitale di uno dei due azionisti storici (la famiglia Casiraghi) e l’assunzione attraverso un aumento di capitale riservato e l’iniezione di alcuni milioni di liquidità – della quota di maggioranza da parte di Raul Ferrante, già socio di minoranza, il gruppo Litorama-Inprint ha anche cambiato l’assetto di vertice. Da gennaio infatti si è insediato un nuovo consiglio di amministrazione che vede presidente il commercialista milanese Roberto Spada e consiglieri Alberto De Matthaeis (manager affermato nel settore editoriale e della stampa, da Mondadori Printing a Burgo) e Matteo Rossini a cui sono state affidate le deleghe di consigliere delegato (ad).

Esperto in ristrutturazioni aziendali, soprattutto nel settore automotive, Rossini ha ricevuto dalla proprietà il compito di consolidare, rilanciare e sviluppare uno dei principali gruppi di stampa piana e roto italiani con quasi 50 milioni di euro di ricavi e circa 150 dipendenti tra la Litorama (stampa a foglio e di grande formato per i manifesti) e la Inprint, storica azienda rotativista.

Il gruppo, come altre aziende grafiche, ha dovuto affrontare la grande sfida provocata dalla crisi in questi anni del settore della stampa, ma è riuscito a farlo meglio di altre imprese tanto che non è mai stato aperto uno stato di crisi e la riduzione dei costi per essere più efficienti è stata affrontata, in accordo con i sindacati, attraverso alcune uscite volontarie e i pensionamenti, il taglio dei premi e della quattordicesima mensilità e nuovi e più elastici orari di lavoro.

Il riassetto azionario aveva invece permesso l’anno scorso al gruppo che opera a Mazzo di Rho e Baranzate di Bollate – mentre la storica sede in via Quaranta a Milano era stata praticamente chiusa nel 2012 e destinata alla vendita – di rafforzarsi patrimonialmente. Nel nuovo corso di Litorama-Inprint continuerà ad avere un ruolo importante come direttore generale, forte dell’esperienza acquisita nel settore, l’ingegner Riccardo Beltrame, figlio di uno dei due fondatori del gruppo, Giorgio Beltrame, scomparso nell’ottobre del 2012. Mentre, sempre a livello operativo, continua a essere apprezzata e confermata la professionalità come direttore di stabilimento di Riccardo Operato.

L’obiettivo del nuovo management guidato da Rossini e affiancato da Beltrame è quello di migliorare la redditività e fare crescere i ricavi puntando sulle aree di forza del gruppo e cercando di diversificare – sia in Italia sia se possibile all’estero – l’attività. Valutando in questa prima metà del 2015 quali saranno le strategie più adatte per favorire lo sviluppo sia dal punto di vista commerciale sia da quello di possibili investimenti produttivi.