In attesa che arrivi qualche schiarita sul fronte della trattativa con Mondadori per il taglio delle commesse di stampa da parte della casa editrice di Segrate per cui è ancora aperto il tavolo di confronto, la Elcograf del gruppo Pozzoni – che aveva subito contestato in base ai contratti in vigore la decisione unilaterale presa da Mondadori – prosegue nel piano di riorganizzazione e rilancio di Niiag ed Eurogravure.

Siglati nei mesi scorsi gli accordi con i sindacati per la revisione della struttura salariale di secondo livello (allineata a quella prevista per tutti gli altri dipendenti del gruppo di Cisano Bergamasco salvo alcune eccezioni riguardanti gli istituti di secondo livello dei lavoratori ex Rcs) si lavora alla fusione in Elcograf delle due aziende (ex Arti Group) acquistate da Mario Pozzoni l’anno scorso. Se ai fini fiscali la gestione da parte della nuova proprietà riguarda già l’anno in corso, dal 1° gennaio del 2020 Niiag ed Eurogravure saranno fuse per incorporazione in Elcograf. Pur avendo la disponibilità di utilizzo dei due marchi commerciali (appunto Niiag ed Eurogravure) le due aziende tra qualche mese entreranno a pieno titolo nel mondo Elcograf presentandosi così sul mercato. E quindi gli impianti di Bergamo e di Treviglio si aggiungeranno alle altre sette sedi produttive di Elcograf: Verona, Melzo, Madone, Cles, Pozzo d’Adda, Cinisello Balsamo (ex Amilcare Pizzi) e Borgaro Torinese (ex Canale).

La fusione darà vita a un gruppo con nove impianti in Italia, dalla stampa piana a quella digitale, dal roto-offset al rotocalco, con oltre 250 milioni di euro di ricavi (primo in Italia e tra i primi tre in Europa) e circa 1500 dipendenti, compresi i 360 del Niiag e i 150 di Eurogravure. Una forza lavoro per cui, per ora, i piani di rilancio delle due aziende e gli accordi sindacali siglati non prevedono una riduzione dell’organico, bensì un’espansione anche grazie anche all’internalizzazione di alcune lavorazioni che le precedenti proprietà della ex Arti Group aveva decentrato all’esterno. Per quanto riguarda invece gli investimenti negli stabilimenti di Bergamo e di Treviglio, oltre alla manutenzione straordinaria e all’efficientamento delle macchine e impianti esistenti, non sono previsti investimenti in nuove linee. A livello di gruppo però in Elcograf stanno studiando un riassetto dei centri stampa, con anche lo spostamento da una sede all’altra di linee produttive. Un intervento per cui nel quartier generale di Verona viene mantenuto il riserbo ma che dovrebbe comportare alla fine un potenziamento produttivo proprio di Niiag.

In Elcograf confermano anche il piano triennale che dovrebbe portare le ex Niiag ed Eurogravure al break-even (pareggio di bilancio e poi ritorno all’utile) entro la fine del 2020 nonostante dal mercato della stampa editoriale e commerciale non giungano segnali positivi tanto che, secondo l’ultima rilevazione congiunturale di Assografici, il secondo trimestre del 2019 avrebbe visto un nuovo calo, attestandosi complessivamente per il settore grafico ad un -3,2%.

di Achille Perego

 

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