Aumuller è una azienda grafica tedesca che va bene, molto bene. Ha una strategia precisa – servire il mercato della comunicazione con stampa offset a foglio puntando sulla alta produttività e sulla standardizzazione nel formato B1. Ha un parco macchine congruo alle scelte fatte – 52 gruppi stampa 75×105 Heidelberg (4 otto colori e 2 dieci colori, la macchina più vecchia ha 5 anni) – con il quale nel 2012 ha stampato 180 milioni di fogli pari a 12.000 tonn di carta. Il fatturato è stato di 28 milioni di euro con 130 dipendenti (dei quali 9 apprendisti) che girano su tre turni. Qualità e velocità di produzione sono caratteristiche che hanno consentito ad Aumuller di consolidare la fiducia di clienti come BMW, Audi Wolkswagen, Adidas, Loewe e di siglare nel 2008 un accordo di cooperazione con il più importante web-to-print tedesco, Flyeralarm per il quale opera sui prodotti brossurati (due linee di brossura sono a disposizione esclusiva dei lavori di Flyeralarm). Molto innovative anche le scelte di management: i dipendenti partecipano ai risultati della società tramite azioni, sono previsti accordi individuali di produttività e dei bonus al raggiungimento dei target come pure schede di valutazione e di feedback dei dipendenti. Dei 130 dipendenti, 25 sono in amministrazione, 10 si occupano di pre-press e lastre (nel 2012 sono state prodotte 250.000 lastre), 40 in stampa, 45 nel finishing (10 piegatrici, 2 linee di punto metallico, 2 linee di brossura) e 10 nella logistica. Grande importanza nella efficienza complessiva del flusso di lavoro viene data al reparto di finishing nel quale sono entrate in produzione da pochi mesi due piegatrici Heidelberg Stahlfolder TH/KH, un modello che era stato presentato come novità assoluta all’ultima Drupa. L’innovazione più interessante di queste linee è il mettifoglio PFX con alimentazione da pallet che aumenta sensibilmente la produttività rispetto alle macchine della generazione precedente. Incrementi dal 40 al 50% consentono di piegare 80/90.000 fogli per turno eliminando il collo di bottiglia tra la velocità di stampa e quella di piega e riducendo sensibilmente la necessità di spazio di immagazzinaggio intermedio tra i due reparti. Ridotti al minimo i tempi di makeready e una grande automazione nei controlli consentono ad un operatore skillato di seguire due piegatrici con l’ausilio di due assistenti.
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