Ore 11 del giorno prima dell’apertura dei cancelli di Drupa. Manroland Sheetfed apre la danza delle conferenze stampa che riempiranno le prime giornate di fiera dei giornalisti presenti a Dusseldorf.

Una conferenza stampa che si svolge allo stand del costruttore tedesco davanti a una impressionante configurazione di Roland 700 Evolution: una 12 colori full optional per rispondere alle esigenze degli stampatori di packaging. La macchina è infatti destinata ad una cartotecnica svizzera, di San Gallo, specializzata nel settore farmaceutico.

La 700 Evolution non è una novità assoluta di Drupa perché è stata presentata nel novembre del 2014 ma è la prima volta che viene esposta funzionante in una manifestazione fieristica.

Rafael Penuela, CEO di Manroland Sheetfed, apre la conferenza facendo un punto della situazione della società controllata dal 2012 dal gruppo inglese Langley.  Una situazione che ha visto l’ultimo bilancio con un giro d’affari di circa 300 milioni di euro chiudersi in positivo. Di questi circa il 50% vengono dalla vendita di macchine e l’altra metà dal service, dai ricambi e dai consumabili. “Gli ultimi quattro anni, ha detto Penuela, sono stati in costante crescita. Questo non è dovuto solo alla qualità dei nostri prodotti ma a tutto il team, al nuovo modo di pensare e di agire che ci dà modo di adattarci molto velocemente ai cambiamenti”.

La 700 Evolution è una piattaforma che risponde perfettamente alle necessità del mercato ed è progettata per essere personalizzata per ogni singolo cliente, stampatore editoriale, commerciale o di packaging. In questi due anni sono già stati venduti circa 200 gruppi stampa. La macchina presente in fiera è dotata del gruppo di laminazione a freddo InlineFoiler 2.0 (ne sono stati vendute 130 unità), di doppia unità di verniciatura e di essiccazione LED UV.

Penuela ha risposto alla domanda di chi gli chiedeva dell’accordo che all’ultima Drupa era stato siglato con Landa relativo all’integrazione dei dispositivi di stampa digitale del costruttore israeliano nelle macchine tedesche: a scadenza naturale del contratto non lo abbiamo rinnovato, ha detto Penuela, perché non ritenevamo che quella tecnologia digitale rispondesse alle nostre necessità in termini di velocità di stampa, di applicazione sulla gamma di supporti e di qualità di stampa.