A 85 anni di storia non si rinuncia da un giorno all’altro. Anche se le condizioni del mercato editoriale sono sempre più difficili e la crisi finanziaria morde. Così la storica Tipografica Varese, una delle più importanti aziende lombarde per la stampa di libri (circa 20 milioni di euro di ricavi, 160 dipendenti e un ciclo completo di lavorazione con macchine piane e rotative per libri) ha scelto la strada del concordato preventivo in continuità aziendale per superare i tempi duri e poter ripartire al meglio. La richiesta del concordato è stata depositata il 23 marzo al Tribunale di Varese. Una domanda, come detto, di concordato preventivo in continuità aziendale per definire un accordo con i creditori e per preservare da eventi pregiudizievoli l’azienda, i suoi lavoratori e tutto l’indotto occupazionale. A questa decisione, spiega il presidente e ad della Tipografica Varese, Giuseppe Redaelli, si è giunti per l’aggravarsi delle difficoltà finanziarie, conseguenza del difficile momento economico, reso più pesante dalla improvvisa e pressoché totale paralisi del mercato editoriale scolastico che dallo scorso dicembre ha fatto venire meno, in forma temporanea ma protrattasi di mese in mese sino ad oggi, importanti quote di lavoro e quindi di fatturato. Tra le altre cause delle attuali difficoltà, aggiunge Redaelli, ci sono l’allungamento delle scadenze di pagamento da parte di alcuni clienti e i tempi lunghissimi con i quali lo Stato provvede alla liquidazione dell’ingente credito Iva 2010 pari a 1,3 milioni di euro. Infine, la stretta creditizia operata dal mondo bancario non ha certo contribuito al superamento di questi problemi.   In un mercato sempre più in affanno, le aziende richiedono importanti interventi di ristrutturazione per linee interne ed esterne se possono favorire importanti economie di scala. Da qui è scaturita l’opzione del concordato. L’obiettivo della Tipografica Varese, dopo aver garantito con la scelta fatta la “par condicio creditorum” e potendo contare sulla collaborazione dei fornitori e delle maestranze, è quello di mettere in atto ogni misura necessaria a mantenere – e anche migliorare – l’efficienza e la qualità del servizio rivolto ai clienti, facendo tutti gli sforzi, in sintonia anche con i lavoratori (in parte in cassa integrazione) per salvaguardare il valore di un’ azienda che – oltre ad avere per più di 85 anni di attività sempre onorato i propri impegni in un rapporto di costante e reciproca soddisfazione con i clienti – costituisce dal 1927 non solo una realtà del tessuto economico e sociale del territorio varesino ma anche un riferimento nel mondo della stampa dei libri. “La nostra moderna ed efficiente attrezzatura, oggetto di importanti investimenti fatti negli ultimi anni per dare un servizio sempre più efficiente, insieme con la stima della nostra affezionata clientela, che da sempre testimonia apprezzamento per la serietà e la puntualità con cui operiamo – conclude Redaelli – sono due dei capisaldi che ci rendono fiduciosi per il prossimo futuro”.