Oltre trecento partecipanti per un evento che si è guadagnato il nome di “mini drupa”. Per nove giorni consecutivi Meccanotecnica ha aperto le porte del suo stabilimento di Torre De’ Roveri in provincia di Bergamo a circa 140 aziende provenienti da una trentina di Paesi nel mondo. Una open house per presentare in anteprima le novità dell’azienda che ha avuto un ruolo pioneristico a livello internazionale nella cucitura a filo refe per i libri.

All’insegna del motto “Book your future” (espressione giocata sul doppio significato che la parola book ha in inglese, “libro” ma anche “prenotare”), durante l’open house del 20-28 settembre Meccanotecnica ha presentato agli stampatori tre principali innovazioni: il nuovo modello della Universe, una soluzione per la piega e la cucitura a filo refe alimentata a fogli per una produzione di libri in media o bassa tiratura, l’ideale in abbinamento a una macchina da stampa digitale; l’ultima evoluzione del trilateriale Trimming per un taglio di qualità e sempre più automatizzato; e infine una nuova macchina per il confezionamento di libri stampati in offset dotata della nuova versione della cucitrice asterPRO con movimento full cycle.

Nel nuovo modello della Universe (nella foto un dettaglio) si è ridotto lo spazio fra un foglio e l’altro e c’è un nuovo sistema di accavallatura della segnatura: la macchina consente un miglioramento delle prestazioni nella fase della cucitura fino a un 20-25% in più rispetto alla versione precedente. Disponibile sul mercato a partire dal 2019, il primo esemplare della Universe è stato consegnato in Italia a Rotolito, che ha fatto così da azienda pilota nel testare le nuove potenzialità della macchina. Migliorie anche per il trilaterale presentato in anteprima che è ora in grado di effettuare cambi di formato in modo automatico senza il cambio di componenti e che, come la nuova versione della asterPRO, è già disponibile sul mercato. La nuova cucitrice, dal canto suo, non ha più bisogno di effettuare cicli a vuoto, migliorando così in efficienza e implicando un costo minore per il cliente. Con queste novità Meccanotecnica punta a offrire soluzioni di stampa per libri a filo refe di alta fascia, per volumi spessi (come per i libri di architettura e arte), che devono durare nel tempo o che devono essere sfogliati agilmente, come per esempio accade con i libri di cucina di fianco ai fornelli proprio mentre li si consulta cucinando.

«Il mercato della stampa digitale è in crescita. Adesso l’80% del nostro fatturato proviene dalla stampa offset, il restante 20 da quella digitale, ma è un rapporto destinato a cambiare. Gli stampatori si sono resi conto che con la stampa digitale e le nuove soluzioni post-stampa possono stampare libri a basse tirature che un tempo non avrebbero stampato», spiega Stefano Formentini, marketing manager dell’azienda. Meccanotecnica, che prevede di chiudere l’anno con un fatturato di circa venti milioni di euro (in crescita di tre milioni rispetto all’anno scorso), deve il suo successo all’export: appena il 10-15% di questa cifra proviene dall’Italia, mentre più dell’80% proviene dall’estero: «L’azienda è nata nel 1964, la prima filiale estera l’abbiamo aperta poco dopo negli Stati Uniti. Da allora siamo cresciuti soprattutto in Europa e in Asia, ormai l’unico continente che ci manca è l’Oceania», afferma Formentini.